L’italo-russo Sieva Borzak vince il Concorso di Direzione d'Opera di Liegi

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Sieva Borzak (Foto J.Berger ORW)
Sieva Borzak (Foto J.Berger ORW)

Record di partecipanti, sempre più internazionale, secondo alcuni è ormai il più ambito concorso di direzione d’opera d’Europa se non del mondo. Il primo classificato della terza edizione del Concorso Internazionale di Direzione d'Opera dell’Opéra Royal de Wallonie-Liège, organizzato con il sostegno della Fondazione Polycarpeè, è stato quest’anno l’italo-russo Sieva Borzak; il secondo posto è stato conquistato dall’italiano Matteo Dal Maso che ha vinto pure il Premio del pubblico; al terzo posto troviamo il colombiano-statunitense Johann-Sebastian Guzman. 

Concorso nato nell'agosto del 2017, una seconda edizione si è avuta nel 2022, durante la quale è stato assegnato il primo premio al direttore d'orchestra peruviano Dayner Tafur-Díaz, attualmente assistente di Kirill Petrenko alla Berlin Philharmonic e di Gustavo Dudamel Fellow alla Los Angeles Opera, e che il prossimo maggio dirigerà all’Opera di Liegi il Don Pasquale di Donizetti. Il Concorso, infatti, per il primo classificato, oltre ad un premio in denaro quest’anno di 10.000 €, prevede l’invito a dirigere una produzione a Liegi, che per il vincitore di quest’edizione sarà un’opera di Mozart, ed è questa la ricompensa più desiderata, oltre alla possibilità di mettersi in luce davanti ad una giuria prestigiosa. 

Il vincitore di quest’anno, Sieva Borzak è nato nel 1997 a Roma, è di nazionalità italiana e russa, ha studiato pianoforte, canto, composizione e direzione d'orchestra, si è formato con Riccardo Muti, Daniel Oren e Daniele Gatti. Nel 2023 è stato assistente del maestro Francesco Lanzillotta alla Monnaie di Bruxelles per il progetto Bastarda, nel 2024 il debutto come direttore al Teatro Sociale di Como con la Turandot. Dal 2021 è Direttore in residenza dell'Orchestra Roma Tre, ha vinto il primo premio al Concorso Peter Maag nel 2023 e ha registrato l'album Elegy per Brilliant Classics. Quindi giovane, ma già in carriera. E’ stato l’ultimo ad esibirsi durante la finale e la sua direzione di brani dal Rigoletto si è fatta ammirare per gesto preciso e ampio, con dinamiche molto nette, quasi geometriche, una direzione di Verdi con i giusti tempi e le giuste enfasi, vitale ma elegante, che dimostrava una visione chiara, tutto sotto controllo, con personalità. 

Per questa edizione del Concorso, sono state ricevute ben 211 candidature da 49 paesi diversi, confermando l’interesse a livello mondiale per la competizione, con un'età media di 28 anni, da cui sono stati selezionati 24 candidati di 18 nazionalità, tra questi 7 italiani. Nel corso della settimana di concorso, sono state previste quattro prove in cui i candidati si sono confrontati davanti ad una giuria prestigiosa presieduta da Stefano Pace, Direttore Generale e Artistico dell’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Come nelle edizioni precedenti, tutte le prove sono state aperte al pubblico e alla stampa. In sala abbiamo incontrato anche alcuni agenti, pronti ad accaparrarsi i talenti. Dopo la prima prova eliminatoria, che consisteva nel dirigere un’ouverture, nei quarti di finale i candidati hanno dimostrato le loro capacità con i cantanti solisti durante una prova musicale accompagnati dal pianoforte; le semifinali hanno visto i candidati dirigere i solisti con l'Orchestra e il Coro dell’Opera di Liegi, infine i tre finalisti hanno diretto, con estrazione a sorte, un brano ciascuno tratto da Carmen, da La Cenerentola e da Rigoletto. 

Il secondo classificato, il maestro Matteo Dal Maso, nato nel 1998, ha studiato clarinetto e composizione prima di passare alla direzione d'orchestra al Royal Northern College of Musica a Manchester e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Vincitore del primo Premio del Concorso di direzione d'orchestra di Atene nel 2023 e Premio del pubblico al Concorso Peter Maag. A Liegi ha pure ottenuto il premio del pubblico con nettezza, con diverse decine di voti di scarto. Alla finale ha diretto La Cenerentola di Rossini con il giusto brio, ironia e mostrando praticolare complicità con i cantanti, un’interpretazione nel solco della tradizione che è molto piaciuta alla sala. A lui il secondo premio che consiste in un contratto come assistente alla direzione musicale in una prossima produzione a Liegi e la somma di 4.000 euro, a cui si è aggiunto il Premio del Pubblico che, sostenuto dalla Lotteria Nazionale belga, è stato  quest’anno di un valore di 3.500 euro. 

Il terzo classificato ha ricevuto invece la somma di  di 2.000 euro. Colombo-Statunitense, 29 anni, Johann-Sebastian Guzman ha studiato pianoforte all'Università di Miami e direzione d'orchestra all'Università di Musica e delle Arti dello Spettacolo a Vienna. Dal 2023 è direttore principale della TU Vienna Orchestra e ha lavorato come Direttore Assistente di Daniel Harding all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma per Tosca. Durante la settimana di concorso, le sue osservazioni ed il suo approccio ai solisti e all’Orchestra sono state particolarmente apprezzate, è stato lui il primo ad esibirsi alla finale ma la sua Carmen è mancata, forse per l’emozione del momento, di un po’ di mordente.

Oltre che da Stefano Pace e Giampaolo Bisanti, Direttore musicale dell'Opera reale di Vallonia-Liegi, la giuria è stata composta da André Comploi, Coordinatore artistico del Teatro alla Scala ; da Pierangelo Conte, Direttore Artistico del Teatro Carlo Felice di Genova; da Christophe Ghristi, Direttore artistico dell'Opera Nazionale del Capitole di Tolosa; da Hans-Georg Hofmann, Direttore della Bodensee Philharmonie; dal Direttore d'orchestra Stefano Montanari, direttore principale del Teatro Petruzzelli di Bari; da Isla Mundell Perkins, direttore del casting dell'Opera d’Amburgo; da Christina Scheppelmann, Direttore generale della Seattle Opera e futuro Direttore generale e artistico della Monnaie di Bruxelles; da Annette Weber, Direttore dell'Opera di Zurigo. 

Meritano di essere menzionati pure i cantanti solisti italiani e belgi che si sono resi disponibili: i soprano Alessia Panza e Marion Bauwens, i mezzosoprano Jose Maria Lo Monaco e Julie Bailly, i tenori Manuel Amati e Matteo Mezzaro, i baritoni Michele Patti e Marc Tissons, il basso Luca Dall’Amico. Tra due anni la quarta edizione del Concorso.

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