Le "Tracce" della Chigiana

Siena: dal 5 luglio al 2 settembre

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Marco Angius
Marco Angius

Ha il titolo “Tracce” l’edizione 2024 (5 luglio – 2 settembre, ) del Chigiana International Festival & Summer Academy dell’Accademia Chigiana di Siena,  con oltre cento eventi,  quasi tutti realizzati nel lavoro delle classi, oltre trenta corsi di alto perfezionamento, sette laboratori, otto formazioni in residenza. Il festival è arrivato quest’anno alla sua decima edizione, da quando cioè nel 2015 sostituì il formato della Settimana (di eventi)  più i concerti di docenti, allievi e solisti ospiti che si prolungava per tutta la durata dei corsi; e lo sostituì appunto con questo formato più ampio proprio perché impostato sulle forze e tematiche proprie della Chigiana, con tracce più che molteplici che si dipanano appunto dalla musica antica ai giorni nostri, passando per il Romanticismo, il Novecento storico e la contemporaneità, comprese le nuove tecnologie. Anche quest’anno   Novecento storico e contemporaneità  dominano la proposta chigiana, a partire dal concerto di apertura dei 5 luglio ai Rinnovati con l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Angius e il Chigiana Percussions Ensemble per Ligeti, l’autore a cui è dedicato il focus di quest’anno (Concerto per violino e orchestra, solista il docente chigiano Ilya Gringolts), Scelsi (Anahit) e Bartok (Concerto per orchestra, la revisione di R. Freisitzer). Alla musica antica, tradizionale gloria chigiana ora caratterizzata dalla collaborazione con i docenti del Mozarteum  di Salisburgo, spetta anche quest’anno la chiusura del 2 settembre con il doppio concerto, docenti e allievi (Sant’Agostino, ore 18, ore 21,15). Nell’ambito della musica antica l’evento è costituito peraltro dalla Baroque Night  in due tranches (ore 18, 21,15) il 30 agosto alla Villa di Geggiano di Castelnuovo Berardenga.

Ma non è certo priva di cose di richiamo più vasto, questa edizione 2024, come il doppio appuntamento  in piazza del Campo, che quest’anno vedrà il 19 luglio la Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun Chung per Beethoven (Leonora Terza e Quinta), e il 21 la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Beatrice Venezi, in programma  l’intermezzo pucciniano della Manon Lescaut, la Sinfonia del mare di Malipiero e la Shehérazade di Rimskij-Korsakov. L’omaggio del centenario pucciniano è ampiamente svolto in una prima assoluta di teatro musicale, The Butterfly Equation di Thomas Cornelius Desi, rilettura in chiave camerista per attore, cinque soprani e ensemble di tastiere del capolavoro pucciniano, il 24 ai Rinnovati. A proposito di opera, oltre al lavoro di Desi, c’è il Don Pasquale con le giovani voci dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, la regìa di Lorenzo Mariani, e sul podio dell’Orchestra Senzaspine gli allievi del corso di direzione di Daniele Gatti e Luciano Acocella (dal 20 luglio ai Rinnovati); eIl Giro di Vite di Britten in coproduzione con il Mozarteum di Salisburgo e con gli allievi della classe di canto chigiana di William Matteuzzi (il 9 agosto ai Rozzi). A rappresentare le varie tracce di questa edizione, tra repertorio tradizionale in tutte le sue declinazioni, musica antica, Novecento e contemporaneità, scegliamo alcuni esempi legati ai diversi luoghi del festival. A Palazzo Chigi Saracini, luogo deputato per la musica da camera,  il Trio di Parma per Morton Feldman (12 luglio)  e la Liederabend schumanniana del grande Christian Gerhaher con Gerold Huber al pianoforte (3 agosto); Eliot 70 ! con il grande chitarrista e docente Eliot Fisk, una delle colonne della docenza chigiana (6 agosto). In Sant’Agostino, sede di ensembles di varia natura e tanta contemporaneità, segnaliamo Dashow 80! dedicato ad uno dei maestri della musica elettroacustica, lo statunitense James Dashow (16 luglio),  e sempre per le cure dei docenti di musica elettroacustica Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e Julian Scordato, con un imponente ensemble di esecutori, il programma dedicato a Nono, Ligeti e Romitelli (18 luglio), e ancora, il 7 agosto, il sontuoso programma ligetiano diretto da  Andrea Molino; ma sempre in Sant’Agostino, il 27 agosto,  si torna al grande repertorio che più classico non si può con  l’Ensemble Bella Musica del Mozarteum in un programma a larga dominante mozartiana. Qualche sontuosa e ammaliante mescolanza, come nel caso del concerto del corso master di direzione d’orchestra del 28 luglio ai Rinnovati con Ligeti-Stravinskij-Ravel-Beethoven; e ovviamente il repertorio classico continua ad essere doverosamente presidiato nei corsi chigiani e dunque anche nei concerti di fine corso degli allievi che si svolgono, oltre che nelle sedi suddette, in alcuni luoghi della bella e grande provincia senese. Programma completo qui

 

 

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