La XXV edizione del Festival Verdi guarda a Shakespeare
Presentata a Roma al MiC l’edizione 2025 della manifestazione prevista dal 20 settembre al 19 ottobre a Parma e Busseto
È stata presentata a Roma nei giorni scorsi, presso la sede del Ministero della Cultura, la XXV edizione del Festival Verdi, il cui cartellone è stato illustrato assieme al programma di Verdi Off, giunto in questo 2025 al suo decimo anniversario. Alla presenza del Sottosegretario di Stato Gianmarco Mazzi è stato dunque presentato un articolato programma che si svolgerà dal 20 settembre al 19 ottobre 2025 tra Parma e Busseto.
Da un lato, quindi, il Festival Verdi prosegue la sua crescita nel solco di un’attenzione filologica e scientifica grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, mentre dall’altro lato Verdi Off, sfida e stimola a guardare all’opera e ai valori verdiani, col coraggio di osare sguardi nuovi con rispetto e leggerezza.
Verdi e Shakespeare è il tema con cui è stato tessuto un programma che trova il proprio fulcro nelle nuove produzioni di Otello (26 settembre, 5, 11, 19 ottobre, direttore Roberto Abbado, regia Federico Tiezzi, al debutto al Teatro Regio) e Macbeth, presentato nella versione del 1847 (27 settembre, 4, 9, 17 ottobre, direttore Francesco Lanzillotta, regia Manuel Renga, al debutto nel titolo), realizzate nei laboratori del Teatro Regio, e al riallestimento di Falstaff (3, 12, 16 ottobre, direttore Michele Spotti, regia Jacopo Spirei,).
Otello e Falstaff sono eseguiti per la prima volta in edizioni critiche (The University of Chicago Press e Casa Ricordi), curate rispettivamente da Linda B. Fairtile e Gabriel Dotto, che recuperano l’accuratezza del segno verdiano attraverso un lavoro capillare sulle partiture autografe e altre fonti dell’epoca. Completano il programma i concerti della Messa da Requiem (18 ottobre) e del Gala Verdiano (10 ottobre), diretti da Robert Treviño e Paolo Carignani, insieme a Fuoco di Gioia (14 ottobre), gala lirico benefico con la partecipazione di alcuni dei più celebri interpreti verdiani organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27 e al concerto di Michele Gamba con il Quartetto Luigi Magnani (2 ottobre).
Grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Fabio Sartori, Ariunbaatar Ganbaatar, Mariangela Sicilia, Davide Luciano, Misha Kiria, Roberta Mantegna, Marta Torbidoni, Michele Pertusi, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo: Melissa D’Ottavi, Francesco Congiu, Alessia Panza, Danbi Lee.
Al Festival si rinnova e rinsalda la stabile collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

Viene confermata anche Ramificazioni, la sezione del Festival che ha l’obiettivo di stabilire relazioni e sollecitare confronti stimolanti con la produzione verdiana e il tema che ispira questa edizione, che vede al centro il rapporto tra Giuseppe Verdi e William Shakespeare. Tra gli spettacoli proposti, due sono commissioni del Festival Verdi, due sono il risultato della progettualità del Reggio Parma Festival, con Teatro Regio di Parma, Teatro Due, e iTeatri di Reggio Emilia. Luca Francesconi firma la musica e il libretto di Timon Études, commissione del Festival Verdi in prima assoluta, ricerca sul dramma di Shakespeare Timon of Athens. All’Auditorium Paganini, Maxime Pascal dirige l’Orchestra Sinfonica di Milano, il Coro del Teatro Regio di Parma, i solisti e il complesso dei Neue Vocalsolisten. Nell’autunno 2025 prende vita Gradus in scena di Reggio Parma Festival, volto a promuovere la nuova autorialità in ambito teatrale e musicale. Il progetto è parte di un percorso più ampio avviato nel 2024 Gradus. Passaggi per il nuovo che giunge al suo compimento con quattro debutti, due dei quali presentati nell’ambito di Ramificazioni al Teatro Farnese: Fugues. The Art of Running e 89 Seconds to Midnight. Disdemona_Δυσδαιμονία Cattiva stella, commissione del Festival Verdi in prima assoluta a Lenz Fondazione, vincitrice lo scorso anno del Premio Ubu, oltre ad affermare la volontà di collaborazione con le più stimolanti realtà creative del territorio, vuole presentare, negli spazi rigenerati del Wopa, una composizione performativa, visuale e sonora, ispirata a Otello di Verdi e di Shakespeare, introducendo nella programmazione del Festival dimensioni nuove e non convenzionali.
Il programma competo del Festival Verdi 2025 si può trovare qui.
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