Il “senso del luogo” secondo Molino
In video "Il Senso del Luogo – Montepulciano", progetto musicale e multimediale di Andrea Molino in coproduzione con IED - Milano
È disponibile il video de "Il Senso del Luogo - Montepulciano", un progetto musicale e multimediale di Andrea Molino, compositore e direttore d’orchestra che considera il luogo dove avviene un evento come parte integrante del contenuto narrativo espresso da quello stesso evento.
Mentre è in corso l’edizione numero 48 della manifestazione di Montepulciano e dopo aver presentato e realizzato la videoinstallazione musicale nell’edizione 2022 del Cantiere Internazionale d’Arte, viene ora pubblicato e reso disponibile online l’esito di un lavoro tanto ambizioso.
L’autore aveva infatti concepito cinque pezzi per "Il Senso del Luogo - Montepulciano" in intima relazione con diversi luoghi e situazioni della città, non in modo descrittivo o didascalico, ma essenzialmente teatrale, nel significato più ampio del termine: come sottolinea lo stesso Molino, «theaomai in greco significa osservare, guardare con attenzione».
Dal confronto con il direttore artistico del Cantiere, era emerso l’intento di concentrare l’indagine sui pianoforti della città, o meglio, sulle tastiere, su strumenti – oggetti – quindi essenzialmente stabili, che sono fisicamente integrati nel contesto urbano. I vari momenti del progetto si innestano dunque in modi diversi in luoghi topici della città come il Teatro Poliziano e Palazzo Contucci con il suo fortepiano storico; gli organi del Tempio di San Biagio, di Santa Maria delle Grazie e del Duomo e l'armonium della Chiesa del Gesù si uniscono in un impossibile quartetto; i pianoforti in alcune abitazioni private, in contrappunto con quelli dell'Istituto di Musica Hans Werner Henze, delineano il tessuto sociale e culturale della città; l'utilizzo giocoso e paradossale di un toy piano permette infine di toccare diversi luoghi all'aperto, tra cui il cuore stesso della città, Piazza Grande. Le pagine musicali sono state eseguite dai pianisti Alessio Tiezzi e Massimiliano Cuseri.
Il linguaggio audiovisivo diviene così un elemento compositivo e drammaturgico. La videocamera diventa anch'essa uno strumento musicale, affiancando con pari dignità i pianoforti e offrendo loro appassionanti possibilità di articolazione della narrazione musicale e teatrale. Il lavoro infatti non è pensato per un'esecuzione dal vivo ma per una visione mediale, grazie alla coproduzione con Istituto Europeo di Design – Milano e alla collaborazione con l’Istituto di Musica Henze di Montepulciano. La supervisione artistica del video è firmata da Davide Sgalippa, il progetto di allestimento da Solian Clerici, mentre le riprese e il montaggio video sono di Marco Ferrari; le riprese audio e il sound design sono invece di Cosma Castellucci.
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