Il programma dell’Arena di Verona 2024
Sei le opere in cartellone, di cui tre di Puccini in occasione del cento anni dalla morte
Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, ha presentato l’Arena di Verona Opera Festival 2024 nel corso di una conferenza presso la sede romana della Stampa estera. Saranno cinquanta appuntamenti dal 7 giugno al 7 settembre. Si inizia con un evento straordinario per celebrare la proclamazione della pratica del canto lirico in Italia a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO: ne saranno protagonisti 150 professori d’orchestra e oltre 300 artisti del coro, provenienti da tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, e sul podio salirà anche Riccardo Muti. L’8 verrà rappresentata Turandot diretta da Michele Spotti, al suo debutto areniano, nella spettacolare produzione di Franco Zeffirelli. Sono in cartellone altre due opere di Puccini, per ricordare il centenario della sua morte. La Tosca sarà firmata da Hugo de Ana e nelle recite del 2, 9 e 16 agosto ne sarà protagonista Anna Netrebko, che è di casa all’Arena ma non vi aveva mai cantato prima quest’opera. La Bohème avrà la regia di Alfonso Signorini, anch’egli al debutto in Arena (due sole recite il 19 e 27 luglio).
Oltre a questi tre titoli pucciniani, sono in programma tre altre popolarissime opere. L’Aida , l’opera iconica dell’Arena, sarà rappresentata in due diverse produzioni, quella firmata l’anno scorso da Stefano Poda per il centesimo festival (dal 14 giugno al 1° agosto) e quella storica curata da Gianfranco de Bosio, che rievoca l’Aida con cui nel 1913 iniziarono le rappresentazioni operistiche all’Arena (dal 10 agosto al 5 settembre). La Carmen sarà proposta dal 5 luglio al 7 settembre in un’altra produzione “kolossal” di Franco Zeffirelli e vedrà il debutto areniano del giovane direttore Leonardo Sini. Un altro debutto in loco sarà quello di George Petrou, che dirigerà Il Barbiere di Siviglia, nell’elegante allestimento rococò di Hugo De Ana (dal 21 giugno al 6 settembre).
I cantanti cambiano quasi ad ogni recita (“rendendo ogni serata una prima”, dicono all’Arena), cosicché è impossibile specificare i vari cast. Basti dire che saliranno sul palcoscenico areniano molte celebri star dell’opera. Tra i grandi ritorni si possono citare quelli di Amartuvshin Enkhbat, Ludovic Tèzier, Vasilisa Berzhanskaya, Lawrence Brownlee, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Anna Pirozzi, Roberto Alagna, Luca Micheletti, Vittorio Grigolo, Elena Stikhina, Maria José Siri, Jonas Kaufmann e Luca Salsi. Sono invece illustri debuttanti all’Arena Aigul Akhmetshina (Carmen l’5 e 13 luglio), Pretty Yende (Micaela nelle recite di Carmen del 3 e 8 agosto), Juliana Grigoryan (Mimì nella Bohème), René Barbera (Almaviva nel Barbiere di Siviglia il 21 e 27 giugno) e ancora Igor Golovatenko, Marta Torbidoni e Paolo Bordogna.
Inoltre ci saranno sei serate-evento. Torna la grande danza con Roberto Bolle and friends il 23 e il 24 luglio. A duecento anni dalla sua creazione, la Nona Sinfonia di Beethoven sarà diretta l’11 agosto da Andrea Battistoni con i complessi areniani e le voci soliste di Erin Morley e Ivan Magrì, entrambi al debutto in Arena, insieme ad Anna Maria Chiuri e Alexander Vinogrado. La serata di gala Plácido Domingo Noche Española è in programma il 21 agosto e vedrà il ritorno dell’artista insieme ad altre grandi voci della lirica. Michele Spotti dirige il 1° settembre i Carmina Burana di Orff, con i solisti Jessica Pratt, Filippo Mineccia, Youngjun Park. Il 27 e il 28 agosto torna il balletto al Teatro Romano di Verona con Zorba il greco di Theodorakis nella coreografia originale di Lorca Massine.
Infine il 28 agosto in anteprima mondiale Fondazione Arena di Verona e Balich Wonder Studio presentano un grande concerto immersivo con proiezioni tridimensionali per celebrare Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi in occasione dei 300 anni dalla loro pubblicazione. È un progetto visionario e multisensoriale del creative director Marco Balich, intitolato Viva Vivaldi. The four seasons immersive concert , con l’Orchestra dell’Arena di Verona e il violinista Giovanni Andrea Zanon. Sarà un approccio completamente nuovo per avvicinare un pubblico giovane all’Opera Festival.
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