Gli itinerari barocchi di Ton Koopman nel cuore verde del Périgord in Dordogna
Dal 22 al 30 luglio
Da diversi anni nel sudovest della Francia si svolge un piccolo festival fondato da Ton Koopman, uno dei pionieri della prassi musicale storicamente informata. Il luogo scelto dal prestigioso clavicembalista e direttore d’orchestra è quello della Aquitania, nel dipartimento della Dordogna, dove si trova la regione storica del Périgord. Nelle antiche chiese e castelli di questo territorio ricco di storia e vestigia medievali si svolgono i concerti che in pochi giorni riuniscono diversi musicisti. Sul manifesto che annuncia la 22a edizione che si svolgerà dal 22 al 30 luglio 2023 sono enumerati i dati che riassumono l’incontro tra arte musicale, storia e natura: novanta artisti, sette luoghi, ventitre eventi. Il nome del festival, Itineraire Baroque, deriva dall’evento più rappresentativo della natura di questa manifestazione, che consiste nella organizzazione di una serie di concerti che si svolgono nello stesso giorno ma in luoghi diversi, concepiti per essere ascoltati lungo un itinerario definito dagli organizzatori “bucolico”. Mentre il concerto del punto di partenza al mattino e quello del punto di arrivo del tardo pomeriggio sono eseguiti una sola volta, nelle tappe intermedie ciascuno gruppo nel corso della giornata ripete il proprio programma musicale quattro volte, consentendo così al pubblico di seguire la propria tabella di marcia,
Il percorso sonoro di questa edizione inizierà nella Chiesa Abbaziale di Cercles con il concerto per organo di Pietro Paganini, e si concluderà nel Castello di Jaurias con l’alta cappella La Guilde des Mercenaires, mentre fra i numerosi musicisti che parteciperanno a questa giornata speciale del 29 luglio ci sono anche Chiara Zanisi e Giulia Nuti.
Nel programma generale il concerto inaugurale sarà presentato da Fuoco Obbligato, l’ensemble giovanile della compagnia Opera Fuoco, al quale seguiranno quelli di Accademia Strumentale Italiana, Scorpio Collectif e Talens Lyriques, con il concerto conclusivo della Amsterdam Baroque Orchestra fondata e guidata dal direttore artistico, che dalla sua residenza estiva del Périgord Vert racconta come è nato questo particolare Festival.
«Tutto è iniziato nel 2001 con un gruppo di amici e con due soli concerti. Questa è una regione molto bella dove ci sono molte chiese romaniche, che in genere erano chiuse, e che sono il luogo ideale per eseguire e ascoltare la musica. Il paesaggio è molto bello e ci sono anche numerosi castelli, e con mia moglie abbiamo acquistato e fatto restaurare una casa antica, nella quale veniamo sempre molto volentieri. Tra l’altro in queste giornate particolarmente torride la notte la temperatura scende e si dorme bene.
Da queste parti le persone sono molto disponibili e amano incontrare gente che viene da altri paesi, e c’è una produzione vinicola molto buona…
Nel tempo abbiamo ospitato gruppi olandesi, francesi, inglesi, italiani di livello internazionale e nel corso degli anni la manifestazione è cresciuta e i concerti sono aumentati attorno all’itinerario che rappresenta l’anima del nostro progetto, grazie anche alla collaborazione di Robert Huet, che vive nelle vicinanze di Cercles e che cura la parte organizzativa.
Nel programma ci sono anche ensemble di giovani musicisti, e questo è un aspetto molto importante perché rappresentano il futuro della musica antica...».
Paolo Scarnecchia ha incontrato alcuni dei protagonisti del festival e li ha intervistati per il giornale della musica.
Ascolta le interviste nei podcast.
Giornaledellamusica · Podcast Festival Itinéraire Baroque en Perigord
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