Fedele e le sue "Immagini da Escher"
Il 22 aprile a Witten, nel corso della Wittener Tage für Neue Kammermusik, avrà luogo la prima esecuzione assoluta di "Immagini da Escher" per flauto, clarinetto, pianoforte, vibrafono, violino e violoncello di Ivan Fedele.
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Il 22 aprile a Witten, nel corso della Wittener Tage für Neue Kammermusik, avrà luogo la prima esecuzione assoluta di "Immagini da Escher" per flauto, clarinetto, pianoforte, vibrafono, violino e violoncello di Ivan Fedele. Interpreta l'Ensemble Recherche. Come spiega l'autore, il brano è ispirato "alle immagini paradossali multidimensionali in cui inizio e fine non sembrano più concetti dotati di senso spaziale, ma appaiono, piuttosto, confinati nella dimensione temporale. In qualche modo precursore delle rappresentazioni frattaliche, Escher realizza rappresentazioni metageometriche in cui troviamo spesso il "grande" riflesso nel "piccolo", così come il dettaglio è sovente specchio della totalità. Da questi presupposti, la composizione, nata come una glossa a Arcipelago Moebius, trae ricchi e abbondanti spunti immaginativi che trasportano i significati geometrico-figurativi nella dimensione estetico-poetica del suono, della sua composizione "genetica" e della sua organizzazione strutturale più ampia. La forma si articola in sezioni che s'innestano l'una nell'altra senza soluzione di continuità psico-percettiva. Si possono identificare tre duo in combinazione tra loro: i due fiati (flauto e clarinetto), i due archi (violino e violoncello) e i due strumenti di risonanza (pianoforte e vibrafono). Dalla fusione di essi così come dalla loro disintegrazione nasce la dialettica di una composizione in continuo divenire concepita, in realtà, senza un inizio e una fine, ma come una serie di istanti di un flusso continuo sul quale il compositore posa di volta in volta la sua attenzione".