Criolo, samba contro i bambini viziati
Il rapper brasiliano pubblica un aspro disco di samba di denuncia contro il governo di Temer
28 maggio spiaggia di Copacabana: c’è anche Criolo nell’imponente manifestazione che chiede "Diretas Já" (elezioni subito). Prima di lui, a dar voce allo spirito popolare dei manifestanti, una bella collana di "sambas clássicos" interpretati da artisti di spicco: Otto, Teresa Cristina, Mart’nália, Pertinho da Serrinha, Mosquito. Criolo non si tira indietro e intona il suo samba, condiviso da aprile attraverso i social: "Meninos mimados".
Il messaggio a chi illeggittimamente oggi governa il Brasile non potrebbe essere più esplicito fin dalla prima strofa: "Non accetto, non capisci". Quando arriva al ritornello, cantano insieme a lui migliaia di persone: "Meninos mimados não podem reger a nação" ("bambini viziati non possono governare la nazione").
L’idea iniziale del cantante, a cui guarda tutto l’hip hop brasiliano, era di limitarsi a pubblicare quest’unico samba per dar corpo alla sua critica sociale e politica dopo un anno di pessima gestione del potere del governo Temer. Per fortuna non si è fermato lì ed insieme ai produttori Daniel Ganjaman e Marcelo Cabral ha messo in fila dieci canzoni nel cd Espiral de ilusão, voce, cavaquinho, percussioni e, quando ci vogliono, chitarra a sette corde e fiati. Tradizione, liriche attuali e capacità di dialogare con i colleghi più contundenti, da cui sa anche prendere a prestito i versi, come per "Foco, força e fé" (concentrazione, forza e fede), di Projota.
La copertina del cd porta un figura composta da diverse forme geometriche colorate, opera del grafico Elifas Andreato. Nel libretto Criolo scrive: «Il samba non viene quando lo vuoi tu, ma quando il tuo cuore è pronto». In un recente dialogo con Jeza da Pedra, Criolo ha raccontato come gli capiti di dare voce ai suoi sentimenti attraverso brani samba fin dal 1997: «ma erano episodi isolati – ricorda – non una costante come sempre è stato il rap. Eppure, in tre, quattro momenti della mia vita ho avuto l’audacia di scrivere alcuni samba, soprattutto perché in questo modo veniva la mia poesia e non l’ho mai repressa. Sono brani totalmente dedicati al mio quartiere», paesaggio urbano «visibile in brani come "Filha do Maneco", "Hora da decisão" e "Cria de favela" che raccontano il Jardim das Imbuias nel distretto sud di Grajaú, nel cuore di São Paulo. In particolare, sono legati alle memorie di famiglia e ai suoi genitori, la madre, autodidatta, divenuta insegnante e il padre, operaio metallurgico con turni di dieci-dodici ore al giorno, con la passione per i samba cantati da Martinho da Vila e Moreira da Silva.
I trentadue minuti di Espiral de ilusão scorrono intensi e leggeri come per i migliori repertori samba, e mettono voglia di riascoltare testi e musica, densi di idee e aperture melodiche e poetiche. Com’è abitudine, il disco è liberamente ascoltabile e scaricabile dal sito di Criolo.
Il tour ufficiale di Espiral de ilusão, per ora solo brasiliano, è cominciato in casa, nella Citibank Hall di São Paulo il 24 giugno: arriverà anche in Europa?