Nuove traiettorie pugliesi

Ludovico Einaudi, Kalàscima, Canzoniere Grecanico Salentino: tre nuovi dischi per il "nuovo" Salento

Canzoniere Grecanico Salentino
Canzoniere Grecanico Salentino
Articolo
world

Ludovico Einaudi
Taranta Project

Kalàscima
Psychedelic Trance Tarantella

Canzoniere Grecanico Salentino
Quaranta
Ponderosa Music & Art
(dischi realizzati con il sostegno di Puglia Sounds Record)

È proprio vero, come diceva Albert Einstein, che è più facile rompere l'atomo che un pregiudizio. Pensate a un musicista come Ludovico Einaudi: difficile immaginare qualcuno di più lontano, nel modus operandi, nell'estetica musicale, nei gusti personali, dal mondo della "taranta" salentina. Certo, qualche elemento potrebbe dar da riflettere: ad esempio che in gioventù il nostro fece parte di diversi ensemble "prog rock", il che significa(va) apertura a tutto campo e a tutte le musiche. E in tempi recenti sono arrivate le collaborazioni con musicisti africani. Però quando gli è arrivato l'incarico di maestro concertatore per la Notte della Taranta 2012, più d'uno se ne è meravigliato. Adesso che il tempo ha fatto decantare quell'esperienza arriva il disco, il "suo" disco di taranta: Taranta Project. Ha scelto il meglio, Einaudi: ad esempio le voci di Enza Pagliara, Cinzia Villani, Alessia Tondo, la chitarra elettrica di Justin Adams, dalle avventure più "etniche" di Robert Plant, la fisarmonica di Roberto Gemma, la kora di Ballaké Sissoko, e via citando. Lui ha aggiunto il suo pianoforte composto ed elegante, e ne è venuto fuori un ibrido flessuoso e coinvolgente, per nulla meccanico.


Per molti versi è la stessa via percorsa dai Kalàscima di Psychedelic Trance Tarantella, attivi da oltre un quindicennio con la loro palpitante miscela sonora definita "neofolk urbano", a significare che non ci sono zeppe regressive, qui: tant'è che ritroverete come ospite proprio Ludovico Einaudi, assieme alla tromba di Stefano "Iasco" Iascone, la chitarra elettrica di Alberto Fabris, e tanti altri amici che hanno dato una mano a rendere il disco assai riuscito.

Abbiamo parlato di un progetto nuovo e di uno già assestato nel tempo, per la Puglia salentina, adesso approdiamo a un lavoro che testimonia invece un percorso sedimentato nei decenni,ancorché aperto ad ulteriori, imprevedibili sviluppi. È quello del Canzoniere Grecanico Salentino guidato da Mauro Durante (collaboratore fisso di Einaudi nei suoi progetti pugliesi), che pubblica Quaranta, il lavoro che li porta nel quinto decennio di attività: era il lontano 1975 quando cominciarono a rombare i colpi delle tammorre del Canzoniere. Oggi hanno un posto d'onore nei festival di world music, e se lo meritano. Einaudi è anche qui, a dimostrazione che le note del Salento gli sono proprio entrate dentro: assieme a un testo di Piers Faccini, a uno del grande Erri De Luca, agli apporti della Fanfara Tirana e del basso di Valerio Combass. Si sarà compreso che la musica del Canzoniere tutte le strade percorre, meno che quelle di un rigore filologico astratto e museale. Sono canzoni nuove che in mille modi occhieggiano alla tradizione ritmico-melodica del Sud, ad esempio negli impasti vocali e nei guizzi spiritati del violino, ma che viaggiano spedite sulle gambe dell'innovazione. I temi? Le migrazioni antiche e nuove, la solitudine, l'aggressione all'ambiente. Con, anche, qualche lucida sciabolata ironica: come nel testo preparato da Piers Faccini, un autore a cavallo tra tre mondi culturali diversi, e dunque dotato di un punto d'osservazione privilegiato.

 

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