Viaggio nella materia
Andriessen apre l'ultima Ruhrtriennale di Goebbels
Recensione
classica
Dalle virtuosistiche acrobazie sulla forma opera di Cage passando per le ardite sperimentazioni sonore di Partch, Heiner Goebbels conclude la sua guida della Ruhrtriennale nel segno di Louis Andriessen e delle sue riflessioni sulla materia in "Die Materie". Legate da una rigorosa struttura formale che non impedisce una estrema varietà nel linguaggio musicale, le quattro sezioni del lavoro di Andriessen costruite su un insieme composito di fonti drammaturgicamente disarticolate e dalle connessioni spesso oscure. Esteticamente agli antipodi rispetto a una concezione organica del teatro musicale, anche questa volta il regista Goebbels trova terreno fertile per una messa in scena “aperta” fatta di immagini di grande nitore e di segno forte. Suo complice è ancora lo scenografo Klaus Grünberg, che nell’immenso spazio della Kraftwerk di Duisburg disegna quadri di suggestiva plasticità: le grandi tende abitate dalle ombre dei carpentieri per il primo quadro, le monache nere avvolte in un giallo cosmico per il quadro della mistica Hadewijch (il più suggestivo, anche musicalmente), le frenetiche geometrie costruttiviste sui tre colori fondamentali per le velleità tersicoree di Mondrian, la foto d’epoca in movimento di Marie Curie del finale preceduta dalla parentesi pastorale con gregge di vere pecore (la natura, non soggetta alle leggi del teatro) immerse in una luce lunare. Incisiva la presenza musicale assicurata dall’Ensemble Modern in versione estesa guidato dalla perizia di Peter Rundel nei diversi cambi di registro e di colore della composita partitura. Appropriate le presenze di Evgeniya Sotnikova nella foga erotico-mistica di Hadewijch e di Robin Tritschler nelle elucubrazioni pre-atomiche di Gorlaeus e del ChorWerk Ruhr. Accoglienza festosa a tutti, anche a Andriessen presente in sala.
Note: Nuova produzione per la Ruhrtriennale. Date rappresentazioni: 15, 16, 17, 22, 23, 24 agosto 2014.
Interpreti: Evgeniya Sotnikova (soprano), Robin Tritschler (tenore), Catherine Milliken (voce recitante)
Regia: Heiner Goebbels
Scene: Klaus Grünberg
Costumi: Florence von Gerkan
Coreografo: Florian Bilbao
Orchestra: Ensemble Modern Orchestra
Direttore: Peter Rundel (regia suono: Norbert Ommer)
Coro: ChorWerk Ruhr
Maestro Coro: Klaas Stok
Luci: Klaus Grünberg
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