Un Quartetto per Faust

Nasce dal testo di Pessoa la nuova composizione per quartetto d'archi di Silvia Colasanti

Recensione
classica
Accademia di Santa Cecilia Roma
28 Gennaio 2011
Fortunatamente, non tutti pensano che la musica contemporanea sia qualcosa da rinchiudere in un ghetto per addetti ai lavori. Ed ecco che un programma come quello di venerdì scorso a Santa Cecilia risulta perfettamente plausibile. Accanto, anzi prima di due classici capolavori romantici dei defunti Brahms e Schubert, rispettivamente il Quintetto con clarinetto op.115 e il Quartetto op.161, abbiamo potuto ascoltare il brillante frutto di un’affermata compositrice italiana, non solo viva e vegeta ma anche giovane (a riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che il talento in musica si rivela presto). Sempre attenta al mito, che ha ispirato molti suoi lavori, Colasanti ha lavorato ora sul Faust di Pessoa, realizzando il quartetto “… di tumulti e d’ombre”, dedicato al Quartetto di Cremona. I circa quindici minuti di durata del brano, che è uno schizzo in vista di un’opera di più ampie dimensioni, alternano uno stato di tensione, che è come un affannarsi di note che si inseguono, a momenti di calma struggente: sembra sempre di essere sull’orlo di un baratro, ancora salvi eppure ad un passo dalla fine. La musica di Colasanti, che il pubblico attento e numeroso ha accolto con lunghi applausi, viene dalla testa ma parla direttamente al cuore di chi ascolta. E lo spieghiamo meglio: è una musica attentamente pensata e costruita, intrecciata e scaturita da colte frequentazioni letterarie e da solide basi tecniche ma l’effetto che ottiene non è un mero gioco intellettualistico, quanto un profondo impatto emotivo. Che, in fondo, è quello che ci aspettiamo dalla Musica con la M maiuscola. L’eccellente esecuzione del Quartetto di Cremona, che ha dato prova di grande affiatamento e di rara intensità, ci ha permesso di apprezzarne in pieno tutte le sfumature, come d’altronde è accaduto per il resto del programma, in particolare per Brahms corroborato dal clarinetto sensibile e assorto di Alessandro Carbonare.

Note: Silvia Colasanti, "...di tumulti e d'ombre". Studio per Faust per quartetto d'archi; commissione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, prima assoluta

Interpreti: Quartetto di Cremona: Cristiano Gualco, Paolo Andreoli, violini; Simone Gramaglia, viola; Giovanni Scaglione, violoncello

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