Un Beethoven gallo-roman(ic)o

Certo, non è dietro l'angolo. Ma fare almeno un salto a Saintes, cittadina gallo-romana con una forte presenza di arte romanica non lontanissima da Bordeaux, merita. Capita ad esempio, dopo tanti sforzi, di essere ricompensati con un originalissimo Beethoven, offerto da Philippe Herreweghe, il "suo" Orchestre des Champs-Elysées e il solista Andreas Staier, tutti di casa al festival di Saintes. Della lettura di Herreweghe, colpisce la coscienza dell'impianto architettonico: non trascura i dettagli (tutt'altro), ma li risitua nel loro complesso. Forse è per questo che, a dispetto di tempi particolarmente rapidi (si veda, ad esempio, il Primo movimento), dall'esecuzione scaturisce una teutonica chiarezza che favorisce la percezione dei tanti motivi melodici, spezzo frammezzati tra le sezioni. Creata solo nel '91, l'Orchestre des Champs-Elysées non si risparmia: veramente spinti i pianissimi del Secondo movimento e la virtuosità fa scintille nel Terzo, dove gli archi confermano la loro malleabilità. E come non rendere omaggio ai fiati? Tutti su strumenti d'epoca, manco a dirlo. Tale visione filologica è, certo, condivisa da Staier. Che ha suonato un fortepiano Lagrassa del 1815. Strumento capace di dialogare con l'orchestra con grande senso dell'equilibrio sonoro. Per Staier è stata l'occasione per confermare il suo talento tanto di virtuoso (la cadenza del Primo movimento) tanto di "poeta" dal legato e fraseggio ammaliatori (l'attacco del Secondo). Una bella lezione di musicalità che certo non finisce qui.

Interpreti: Programma: L. v. Beethoven: Le creature di Prometeo, Sinfonia n. 3 "Eroica"

Orchestra: Orchestre des Champs-Élysées

Direttore: Philippe Herreweghe