Nei teatri d'opera napoletani agiva nell'opera buffa un personaggio immortale quanto Pulcinella: lo chiamavano Casacciello, essendo un esponente della famiglia Casaccia, la quale si tramandò il ruolo di padre in figlio, per tre generazioni. A misura del Casacciello di turno si scrivevano parti buffe in dialetto napoletano, e se l'opera preesisteva la si trasformava all'uopo, magari inventando per lui una parte aggiuntiva. E i dialoghi erano per tutti parlati, in vece dei tradizionali recitativi col cembalo. Anche le maggiori opere rossiniane vennero coinvolte in tale circuito, per cui il Dottor Bartolo e Don Magnifico cantarono e parlarono in vernacolo. Al "Turco in Italia" toccò nel 1820.
E' questa la versione dell'opera messa in scena dalle "Settimane Musicali al Teatro Olimpico", momento centrale del ciclo "Viaggio in Italia", dedicato quest'anno appunto a Napoli. Al di là della curiosità per il testo insolito, con importanti varianti drammaturgiche e musicali rispetto alla versione nota (Don Geronio non è più marito ma tutore; Don Narciso canta "Languir per una bella", Fiorilla la funambolica "Presto andiamo a spasso, a spasso"), ci siamo deliziati con una produzione di gran pregio: intelligente e frizzante la regia del giovane Francesco Micheli (ricca regia di gesti e di oggetti, essendo impossibile un impianto scenografico); ottimale la prestazione dei cantanti: Lorenzo Regazzo voce di gran classe e vero mattatore; Silvia Dalla Benetta sicurissima nell'impervia parte di Fiorilla, affrontata con voce tutt'altro che da soprano leggero; Filippo Morace novello Casacciello; Daniele Zanfardino garbato tenorino. E a guidare tutti con piglio e competenza Giovanni Battista Rigon, ch'è anche direttore artistico della manifestazione. Un particolare elogio a coro e orchestra
Note: Settimane Musicali al Teatro Olimpico, XVIII edizione: "Viaggio in Italia, Terza tappa (Napoli)".
Interpreti: Lorenzo Regazzo (Selim), Silvia Dalla Benetta (Donna Fiorilla), Filippo Morace (Don Geronio), Daniele Zanfardino (Don Narciso), Giulio Mastrototaro (Prosdocimo), Concetta D'Alessandro (Zaida), Maria Pia Molinari (Talinda), Matteo Marchetta (Narbut)
Regia: Francesco Micheli
Costumi: Accademia di Belle Arti di Brera (Maria Paola Di Francesco, Maya Angeli, Valentina Caterini, Giulia Mio, Risada Panavija)
Orchestra: Orchestra di Padova e del Veneto
Direttore: Giovanni Battista Rigon
Coro: Dodecantus
Maestro Coro: Marina Malavasi