Storia di tango e di coltelli: a Siena Bacalov racconta Borges
Viva il tango: successo notevole per la prima assoluta di Y Borges cuenta que... di Luis Bacalov alla sessantacinquesima Settimana Musicale Senese dell’Accademia Chigiana, con lo stesso Bacalov sul podio dell’Orchestra della Toscana e la regia di Giorgio Barberio Corsetti.
E’ bella la musica, l’orchestra di Luis Bacalov per questo Y Borges cuenta que..., operaballet (così l’ha definita il celebre compositore argentino) su testo di Bacalov, Alberto Munoz e Carlos Sessano ispirata ad un racconto di Jorge Luis Borges, commissionata dall’Accademia Chigiana per la Settimana Musicale Senese e andata su in prima assoluta al Teatro dei Rozzi, con lo stesso Bacalov sul podio dell’Orchestra della Toscana: musica vibrante e romantica sulle pulsazioni del tango e della milonga, ma anche elegantemente calibrata nei dosaggi strumentali, fra tipicità degli ingredienti inevitabili per un’ambientazione e una storia del genere, come il bandoneon di Juan José Mosalini, e le pennellate impressioniste dell’arpa e delle tastiere. Musica bella dunque, ma, per quanto sia compositore navigato, Bacalov ha scelto una storia di vendette e di coltelli su sfondo di rioni popolari e di balere (un uomo si suicida sotto un’accusa disonorante, la figlia Ester è contesa fra due uomini, Raimundo e il vilain Francisco, una calunnia mette in moto la conclusione tragica) che ci è parsa francamente peregrina, e ha stemperato inutilmente l’economia della vicenda affiancando ai danzatori-attori e al demiurgo Borges (un ruolo parlato, il bravo Carlos Branca) tre parti di canto-commento dal tratteggio assai meno avvincente e forse superflue, per quanto convintamente interpretate da Roberto Abbondanza, Gabriella Sborgi e Paolo Coni. Giorgio Barberio Corsetti è abile come sempre nel delineare scene di aggressività e di passione vibranti ma egregiamente scandite e quasi oggettivate sui ritmi e sulle coreografie (di Anna Paola Bacalov e Alex Cantarelli) intorno ai quattro giovani danzatori principali, bravi e affascinanti, Lucia Bazzucchi (Ester), Maria Eujenia Rivas (La Negra), Davide Sportelli (Raimundo), Ivan Truol (Francisco) e agli altri impagabili tangueros. Successo caloroso: chi può resistere all’appello sensuale del tango ?
Interpreti: Jorge Luis Borges: Carlos Branca
Narratore: Roberto Abbondanza
Narratrice: Gabriella Sborgi
Don Julio: Paolo Coni
Ester: Lucia Bazzucchi
La Negra: Maria Eujenia Rivas
Francisco: Ivan Truol
Raimundo: Davide Sportelli
Regia: Giorgio Barberio Corsetti
Scene: Cristian Taraborrelli
Costumi: Cristian Taraborrelli
Coreografo: Anna Paola Bacalov, Alex Cantarelli
Orchestra: Orchestra della Toscana
Direttore: Luis Bacalov
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Federico Maria Sardelli e il sopranista Bruno de Sá per un programma molto ben disegnato, fra Sturm und Drang, galanterie e delizie canore, con Mozart, da giovanissimo a autore maturo, come filo conduttore