Pensando a Nino Rota, autore della musica di film ormai mitici e barese d'adozione, poteva sembrare scontato affidare il suo Cappello di paglia di Firenze a un regista di cinema ovviamente barese. Invece quest'idea ha funzionato benissimo. Alessandro Piva - vincitore del David di Donatello con La capa gira, ma debuttante nell'opera - ha mescolato Parigi e Bari, con la chiesa della Vallisa da una parte e la Tour Eiffel dall'altra, e ha trasposto la vicenda dalla belle époque al ventennio fascista, con il contrasto tra la sofisticata e ormai un po' ridicola eleganza della nobiltà e le altrettanto ridicole pretese della piccola borghesia, ma soprattutto tra la follia e l'erotismo del testo e la grettezza e il perbenismo dell'epoca. E per la recitazione ha preso a modello il film del 1927 di René Clair, con il ritmo scatenato e l'enfasi della mimica facciale e dei gesti tipici del cinema muto. Idee - come si vede - semplici e lineari, realizzate con leggerezza e brio, come esige questa farsa musicale, che non tollererebbe nulla di complicato e - dio non voglia - intellettualistico.
La regia ha avuto la piena collaborazione di un cast giovane, disposto a capire che recitare è qui altrettanto importante che cantare. Cinzia Rizzone (Elena) è un delizioso soprano lirico-leggero che inanella acuti e fioriture impeccabili con la massima nonchalance senza smettere di sorridere e giocare, divertendo il pubblico e dando l'idea di divertirsi lei stessa. Appena un po' più statico il suo partner Aldo Caputo (Fadinard), tenore leggero, anzi leggerissimo. Insuperabili Domenico Colaianni (Nonacourt) e Gabriella Sborgi (la baronessa). Giampiero Ruggeri, Marco Camastra, Stefano Pisani, Angelica Girardi e tutti gli altri completavano il cast come meglio non si potrebbe. La vivace direzione di Giovanni Di Stefano sapeva non essere mai invadente e allo stesso tempo a far percepire tutte le idee dell'orchestrazione abilissima di Rota, ben coadiuvato dall'Orchestra Sinfonica di Bari.
Note: nuovo all.
Interpreti: Aldo Caputo, Cinzia Rizzone, Domenico Colaianni, Giampiero Ruggeri, Gabriella Sborgi, Marco Camastra
Regia: Alessandro Piva
Scene: Maria Teresa Padula
Costumi: Tommaso Lagattolla
Orchestra: Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari
Direttore: Giovanni di Stefano
Coro: Coro della Fondazione Petruzzelli
Maestro Coro: Luigi Petrozziello