Rattle, il tecnico del suono

Perfezionismo ed estrema attenzione al suono nel primo concerto di sir Simon Rattle in Italia con i Berliner Philharmoniker

Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
04 Maggio 2004
Questo primo concerto italiano di Rattle con i Berliner Philharmoniker permette di farsi del suo lavoro un'idea diretta ma parziale, non tanto perché il loro rapporto stabile è iniziato solo da un anno e mezzo quanto perché una parte considerevole di questo lavoro non è da esportazione ma si realizza in loco, con lo svecchiamento del repertorio, la ricerca di nuovo forme di ascolto, la creazione di un nuovo pubblico. È subito chiaro che quel che aveva dichiarato di voler fare, Rattle lo sta facendo, anzi lo ha già fatto. Voler migliorare la qualità tecnica di un'orchestra già vicina alla perfezione sembrava una boutade, ma c'è riuscito. Questo è sintomatico di un'attenzione estrema al suono, che è diversa dal culto del bel suono di Karajan soprattutto perché è un suono meno compiaciuto e più tecnico, meno delibato fino all'ultima goccia e più pronto a trasformarsi in una frazione di secondo. Nella sua cura del suono Rattle è perfino più perfezionista di Karajan, di cui dice che non sapeva fare i 'pizzicato', tanto che ha dovuto insegnarglieli lui. Abbado invece aveva la fobia dei 'piano'. Dichiarazioni che rivelano come Rattle punti sulla cura maniacale dei dettagli, per ottenere un suono magico, capace di far brillare come una gemma anche "L'arcolaio d'oro" di Dvorák. I coloriti interventi degli strumentini sono messi nel massimo risalto ma sempre trattati con brillante e fragrante leggerezza popolaresca, mentre i passaggi più pesanti a piena orchestra sono alleggeriti grazie a un fraseggio mobilissimo e a un ritmo volante. Bruckner è una sfida per questo direttore dal passo così leggero, ma Rattle scova nella "Quarta" un proliferare di delicati tocchi strumentali dai colori autunnali quasi brahmsiani, sebbene poi, da vero generale, non esiti a sfruttare anche la potenza della 'panzer division' degli ottoni berlinesi, quando sia necessario.

Orchestra: Berlinr Philharmoniker

Direttore: Simon Rattle

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