Mercadante alla Spagnola

Al Ravenna Festival, Muti propone un piacevole sequel del "Matrimonio di Figaro"

Recensione
classica
Ravenna Festival Ravenna
Mercadante
24 Giugno 2011
Si conclude con "I due Figaro" di Mercadante il progetto quinquennale che Riccardo Muti ha voluto dedicare alla cosiddetta "Scuola musicale napoletana", facendo interagire il Festival di Pentecoste salisburghese e il Ravenna Festival, con il supporto dell'editore bolognese Ut Orpheus: opere serie e buffe, oratori e messe hanno scandito i cartelloni di questi anni, sui quali campeggiavano i nomi di Hasse e Jommelli, Paisiello e Cimarosa. Ma è venuta da Mercadante la maggior sorpresa, un Mercadante trentenne ancora lontano dagli sperimentalismi che lo appassioneranno dieci anni dopo, e tutto intento qui, nel 1826, a far vedere quanto bene abbia appreso la lezione di Rossini, astro del momento. L'ascolto è interessantissimo: la partitura, intrisa di movenze spagnoleggianti, procede a campate di 2 o 4 battute con figurazioni melodiche e ritmiche sempre ben note, così che udita ogni battuta dispari sarà facile immaginare come il disegno verrà completato nella successiva battuta pari; ne consegue un atteggiamento d'ascolto rilassato, rassicurante, dove la parvenza del noto tiene per mano anche lo spettatore occasionale. Questo ha certamente contribuito al successo dello spettacolo, assai piacevole sul piano visivo per l’elegante allestimento diretto da Emilio Sagi all’insegna di una Spagna da cartolina, apprezzabilissimo sul lato vocale grazie a un nutrito gruppo di giovani interpreti ben preparati e di ottime potenzialità, fra i quali si distinguono -- vuoi per presenza scenica, vuoi per prestanza canora -- Risa Feola, Eleonora Buratto, Annalisa Stroppa, Mario Cassi e Antonio Poli. Da parte della concertazione, ci è parso questo l’esito migliore fra quelli uditi nell’intero ciclo, al punto da farci venire voglia di una “Cenerentola” rossiniana diretta dal Maestro.

Note: Coproduzione Ravenna Festival, Salzburger Festspiele, Teatro Real de Madrid. Foto Silvia Lelli.

Interpreti: Antonio Poli (Il Conte di Almaviva), Asude Karayavuz (La Contessa), Rosa Feola (Inez), Annalisa Stroppa (Cherubino), Mario Cassi (Figaro), Eleonora Buratto (Susanna), Anicio Zorzi Giustiniani (Torribio), Omar Montanari (Plagio)

Regia: Emilio Sagi

Scene: Daniel Bianco

Costumi: Jesús Ruiz

Coreografo: Nuria Castejon

Orchestra: Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Direttore: Riccardo Muti

Coro: Philarmonia Chor Wien

Maestro Coro: Walter Zeh

Luci: Eduardo Bravo

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