Lungo viaggio verso il nulla

L'insolito trittico Pergolesi-Sciarrino-Lachenmann a Mainz

foto Martina Pipprich
foto Martina Pipprich
Recensione
classica
Staatstheater Mainz Mainz
01 Febbraio 2013
Tre composizioni d’ispirazione lontana sono accomunate in un insolito trittico sotto l’invocazione “Maria hilf” (Maria, aiuto). La prima tappa è all’insegna della Vergine dolente, secondo la preghiera (o sequenza) attribuita a Jacopone da Todi nella versione per soprano e contralto di Pergolesi. L’umanissima sofferenza di una madre davanti al martirio del figlio e l’invocazione alla condivisione di quel dolore sono lo spunto per la coreografia astratta di due donne che si muovono fra una distesa di lumini votivi e una parete di carta. L’anelito al trascendente si manifesta nei segni (la croce) tracciati sul fragile diaframma che, lacerato, rivela soltanto l’oscura nudità di una scena vuota. È lo spazio che accoglie la seconda tappa, l’“Infinito nero” del delirio notturno di Maria Maddalena de’ Pazzi, “figura demoniaca e spiacevole” secondo Sciarrino. Suoni soffiati, appena percettibili, parole concitate che insistono su “sangue” e “latte”, liquidi organici come icone del trascendente nella patologia visionaria della santa. Piove sangue e una donna ne insegue le tracce, le fotografa e, concitata, pronuncia lacerti di un immaginario legato al divino. L’ultima tappa è in avanscena con il soprano “qualunque” che lava con l’acqua le tracce dal pavimento sollevato (la prova che il cielo non c’è?). È “Got lost”, il “quasi” Dio perduto, di Lachenmann, momento finale di un viaggio che si perde nel nulla sonoro di sintagmi disarticolati. L’ardita associazione è risolta in indovinata chiave concettuale dal giovane regista Schütky con la complicità delle due brave Tatjana Charalgina e Patricia Roach. Più disuguale la prova del direttore Zilias: incerto in Pergolesi, convincente in Sciarrino e scioltissimo come pianista nelle stravaganze di Lachenmann. Accoglienza discreta.

Note: Nuova produzione dello Staatstheater Mainz. Date rappresentazioni: 4 e 18 febbraio, 3 marzo, 7 e 18 aprile, 12 maggio 2013.

Interpreti: Tatjana Charalgina, Patricia Roach

Regia: Georg Schützky

Scene: Yassu Yabara

Costumi: Kristina Schmidt

Orchestra: Philharmonisches Staatsorchester Mainz

Direttore: Stephan Zilias

Luci: Stefan Bauer

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