Lungo il filo del ricordo

A Francoforte il "Rosenkavalier" allestito da Claus Guth

Recensione
classica
Oper Frankfurt
Richard Strauss
24 Maggio 2015
Si respira un senso di morte nel “Rosenkavalier” firmato da Claus Guth per l’Oper Frankfurt. Le architetture pesanti con mura ocra e boiserie forse di un hotel termale, fuori dal tempo, abitato da presenze sinistre e mortifere è la cornice scelta dal regista per una visione che spoglia il racconto di ogni leggerezza di marca viennese, così come lo immaginarono Strauss e Hofmannstahl, e lo muta in una Totentanz intrisa di umori grotteschi e surreali. I tre atti della vicenda seguono un movimento verso il basso: una grande sala con letti d’ospedale rimasti vuoti per il primo atto (nessuna traccia di erotismo fra Octavian e la Marescialla!), la hall d’ingresso per il concitato viavai di casa Faninal del secondo atto, e infine il sotterraneo-morgue per l’atto in cui si compie l’ineluttabile abbandono della Marescialla, che, rimasta sola in quegli ambienti vuoti, si allunga su un letto spoglio. Come già nella sua “Daphne” vista nello stesso teatro qualche stagione fa, i piani temporali si incrociano per una narrazione sospesa fra memoria e agnizione, che però in questo “Rosenkavalier” non sembra sciogliere tutti i nodi drammaturgici, nonostante un indubbio fascino. Convincenti senza riserve i risultati sul piano musicale, la cui guida era affidata al direttore musicale del teatro Sebastian Weigle. Più esitante e prudente nel primo atto, il direttore vince sulla distanza dipanando con perizia i fili intricati del tessuto musicale straussiano e ottenendo un suono pieno e avvolgente dalla sua orchestra, in una delle prove più convincenti della stagione. Ottimo il quartetto di protagonisti: i due debuttanti Majeski e Murrihy e i più sperimentati Karg e Kristinsson. Tutti perfetti. Anche lo stuolo di comprimari funziona come deve. Gran successo con oltre 10 minuti di applausi.

Note: Nuova produzione dell‘Oper Frankfurt. Date spettacoli: 24, 29 maggio, 4, 7, 14, 20, 24 giugno, 2, 5, 11 luglio 2015. Ripresa in programma nella stagione 2015-16.

Interpreti: Amanda Majeski (Die Feldmarschallin Fürstin Werdenberg), Bjarni Thor Kristinsson (Baron Ochs auf Lerchenau), Paula Murrihy (Octavian), Dietrich Volle (Herr von Faninal), Christiane Karg (Sophie), Barbara Zechmeister (Marianne Leitmetzerin), Peter Marsh (Valzacchi), Sharon Carty (Annina), Thomas Faulkner (Ein Polizeikommissär), Patrick Henckens (Der Haushofmeister der Marschallin), Michael McCown (Der Haushofmeister bei Faninal), Franz Mayer (Ein Notar), Hans-Jürgen Lazar (Ein Wirt), Mario Chang (Ein Sänger), Magdalena Tomczuk (Eine Modistin), Donat Havar (Ein Tierhändler), Stefanie Heidinger, Judith Beifuß, Hiromi Mori (Drei adelige Waisen), Pere Llompart, Viktor Tsevelev, Nicolai Klawa, Yongchul Lim (Vier Lakaien der Marschallin), Constantin Neiconi, Johannes Lehner, Gerhard Singer, Cheol Kang (Vier Kellner), Hyeonjoon Kwon (Ein Hausknecht), Mzamo Nondlwana (Mohammed), Hanna Dewor, Gal Fefferman, Evie Poaros, Dave Laera, Volodymyr Mykhatski, Florian Pfaff (danzatori)

Regia: Claus Guth

Scene: Christian Schmidt

Costumi: Christian Schmidt

Coreografo: Ramses Sigl

Orchestra: Frankfurter Opern- und Museumsorchester

Direttore: Sebastian Weigle

Coro: Chor der Oper Frankfurt

Maestro Coro: Tilman Michael

Luci: Olaf Winter

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