L'opera al carbonio

Buona accoglienza alla Scala per CO2 di Giorgio Battistelli

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Battistelli
16 Maggio 2015
Se per l’Esposizione Nazionale del 1881 fu il grande e italiano “Ballo Excelsior” con il suo carico di fede positivistica nel trionfo di scienza e tecnologia, per l’odierna Expo sono i crescenti dubbi sulla tenuta del nostro maltrattato pianeta a trovare eco nell’opera commissionata dalla Scala a Giorgio Battistelli. Battezzata con una formula chimica, quella dell’anidride carbonica, fonte di conseguenze nefaste per il pianeta, si tratta a tutti gli effetti di una conferenza in musica. Conferenza tenuta dal climatologo David Adamson con aggiunta di vari quadri – o piuttosto finestre di una scena disegnata come enorme schermo di computer – che illustrano i guasti del vivere attuale, come l’uso smodato dell’aereo o l’alimentazione fondata su prodotti agricoli davvero globalizzati, e l’inevitabile rivolta del pianeta contro i suoi abitanti dalle tesi di Lovelock sull’ ipotesi Gaia. Non nuovo a trattare temi sulla carta poco operatici fin dal suo debutto con “Experimentum Mundi”, per la messa in musica del libretto di Ian Burton dal tono decisamente didascalico Battistelli impiega un imponente organico vocale e strumentale per una partitura che coniuga trattamenti tradizionali a tecniche eterogenee sia per le voci (il parlato, lo Sprechgesang ma anche un complesso concertato vocale) sia per l’articolato strumentale nel quale le percussioni hanno un ruolo maggiore. Grazie alla sensibilità del direttore Cornelius Meister non di rado si aprono i paesaggi sonori affascinanti all’ascolto, ma pesa la debolezza dell’impianto drammaturgico sulla compattezza del lavoro. Orchestra e coro scaligeri in gran forma (peccato che il contemporaneo sia così poco presente nel teatro!) e nessuna debolezza evidente nel composito cast. Dal canto suo, Robert Carsen allestisce uno spettacolo visivamente sontuoso che ha il segno di un coloratissimo musical con scene tecnologicamente “à la page” di Paul Steinberg e fantasiosi costumi di Petra Reinhardt. Applausi. E al cronista resta un interrogativo: quanto CO2 è stato prodotto per questo spettacolo?

Note: Prima rappresentazione assoluta. Commissione del Teatro alla Scala. Date rappresentazioni: 16, 19, 22, 24, 27, 29 maggio 2015.

Interpreti: Anthony Michaels-Moore (David Adamson), Dennis Wilgenhof (Archangel Raphael / 5th Man [English] – Airport), Alain Coulombe (Archangel Uriel / 3rd Man [German] – Airport), Orla Boylan (Archangel Gabriel / Mrs Mason / 2nd Woman – Airport), Alessandro Spina (Archangel Michael / 4th Man [Spanish] –Airport), Nathan Berg (1st Scientist / 6th Man [French] – Airport), Miklos Sebestyén (2nd Scientist / 2nd Man – Airport), Fatma Said (1st Ecologist / 1st Woman – Airport / 1st Woman – Supermarket), Ta'u Pupu'a (2nd Ecologist / Mr Changtalay / 1st Man (French) – Airport), Sean Panikkar (Adam / Indian Temple Singer), Pumeza Matshikiza (Eve), David DQ Lee (Serpent), Jennifer Johnston (Gaia), Sehoon Moon (Delegato inglese a Kyoto), Aya Wakizono (Delegato giapponese a Kyoto / 2nd Woman – Supermarket), Azer Rza-Zada (Delegato arabo a Kyoto), Petro Ostapenko (Delegato russo a Kyoto / 3rd Woman – Supermarket), Kwanghyun Kim (4th Woman – Supermarket), Davide Giangregorio (5th Woman – Supermarket)

Regia: Robert Carsen

Scene: Paul Steinberg

Costumi: Petra Reinhardt

Coreografo: Marco Berriel

Orchestra: Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore: Cornelius Meister

Coro: Coro del Teatro alla Scala / Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro Coro: Bruno Casoni

Luci: Robert Carsen e Peter Van Praet (video: Finn Ross)

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