La notte delle percussioni
A Monte-Carlo "Accordo" di Berio e altre sorprese
Recensione
classica
Lunga maratona di percussioni, ricca di colori e di percorsi intriganti, quella che si è svolta, nella cornice del circo dei Grimaldi, al festival Printemps di Monte-Carlo; “Nuit de la percussion”, che è stata preceduta dall’esecuzione del monumentale “Accordo” di Berio, da parte di 200 esecutori, provenienti da bande e conservatori limitrofi, in un’atmosfera quasi di festa. Il brano di Berio, presentato in apertura - con 4 bande, disposte verso i 4 punti cardinali, 4 direttori, più un direttore principale - si configura come evento, insieme ‘sociale’ e di magia sonora, in cui si mescolano lo stupore degli stessi partecipanti e l’energia di una costruzione prepotentemente assertiva: da un suono che naviga da un’orchestra all’altra, ad un clangore eterofonico di sapore ivesiano, fortemente straniante, fatto di melodie popolari; il tutto attraverso un gusto raffinato, quasi mahleriano, dell’elaborazione e della giustapposizione di elementi eterogenei.
La lunga notte delle percussioni, che quindi ha preso il via, ha voluto presentare un panorama variegato e a più facce, accostando musiche della produzione ‘colta’ contemporanea a quelle etniche. Quindi il contrasto tra approcci che guardano e attingono dall’esotico, ad esempio in compositori come Vivier e Mâche, o quello di chi mima il gesto improvvisativo, con una scrittura rigorosa, come nelle “Images de peaux” di Giner, assieme al gesto ritmico spontaneo proprio di antiche tradizioni. Notevoli e dotate di grande ricchezza di figure e di colori le percussioni persiane, così come d’incredibile forza ipnotica, le percussioni basche, con la disarmante semplicità del colore del suono di una semplice asse di legno. Per la chiusura: clima vivace di festa “afro”, con tanto di acrobazie e balli, con le percussioni della Guinea.
Interpreti: Ensemble SIxtrum, Trio Chemirani, Khanou de Guinée, Tikia ta Txomin
Orchestra: Académie Ranier III der Monaco, Brass band Méditerranée; orchestre del Conservatorio di Cannes, Grasse, Menton e Nizza e delle scuole di musica di Beausoleil, Roquebrune Cap-Mart
Direttore: Mark Foster, direttore principale
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln
classica
Federico Maria Sardelli e il sopranista Bruno de Sá per un programma molto ben disegnato, fra Sturm und Drang, galanterie e delizie canore, con Mozart, da giovanissimo a autore maturo, come filo conduttore