La figlia del padrino

Successo a Zurigo per "I Capuleti e i Montecchi" diretti da Fabio Luisi

Recensione
classica
Opernhaus Zurich
Vincenzo Bellini
30 Giugno 2015
Già dalle prime battute della sinfonia si capisce che questo non sarà un Bellini come si sente spesso, un po’ svenevole e autore di delicate melodie vagamente cullanti. Quello di Fabio Luisi è un Bellini tragico, molto contrastato nelle dinamiche e con uno slancio che tiene sempre alta la temperie drammatica della vicenda degli amanti di Verona. Gran serata di musica, dunque, quella dei “Capuleti e Montecchi” andati in scena all’Opera di Zurigo, certamente merito di Luisi ma anche della formidabile coppia di protagoniste: Joyce DiDonato e soprattutto Olga Kulchynska, ultima di una schiatta di belcantiste provenienti dall’ area russa (è ucraina ma perfezionata al Bolshoi). Se la DiDonato si imponeva grazie all’infallibile gusto e al grande temperamento di interprete, della Kulchynska conquistava già dall’iniziale “Oh quante volte, oh quante” per la purezza della linea di canto e l’omogeneità del bel timbro anche nella tessitura più acuta del ruolo. Un vero trionfo per entrambe. Di grande spessore anche la prova di Benjamin Bernheim, baldanzoso Tebaldo dal fraseggio elegante e giovanile vigore tenorile. Completavano degnamente il cast, il giovane Roberto Lorenzi come Lorenzo e Alexei Botnarciuc come Capellio e ovviamente il coro molto presente in scena. Se era la musica a farla da padrona, non per questo il regista Christof Loy rinunciava alla cifra autorale. Gli interni anni sessanta di gusto forse troppo nordico di Christian Schmidt (ma l’Italia era ben presente nei costumi) sul girevole della scena accoglievano i riti e le violenze di una società maschile che opprime Giulietta, la figlia di un Capellio con le fattezze del Corleone di Marlon Brando. Suggestivi il flashback sulla sinfonia che raccontava di una violenza subita già da bambina e l’enigmatica presenza muta dell’androgino Gieorgij Puchalski al fianco dei due amanti fino alla triste fine. Come detto, un grande successo.

Note: Nuova produzione dell’Opernhaus di Zurigo. Date rappresentazioni: 21, 24, 27 e 30 giugno; 5, 7, 9 e 12 luglio 2015.

Interpreti: Alexei Botnarciuc (Capellio, principale fra i Capuleti e padre di Giulietta), Olga Kulchynska (Giulietta Capuleti, amante di Romeo), Joyce DiDonato (Romeo, capo dei Montecchi), Benjamin Bernheim (Tebaldo, partigiano dei Capuleti, destinato sposo a Giulietta), Roberto Lorenzi (Lorenzo, medico e famigliare di Capellio), Gieorgij Puchalski (Un seguace di Romeo)

Regia: Christof Loy

Scene: Christian Schmidt

Costumi: Christian Schmidt

Coreografo: Thomas Wilhelm

Orchestra: Philharmonia Zürich

Direttore: Fabio Luisi

Coro: Chor der Oper Zürich

Maestro Coro: Jürg Hämmerli

Luci: Franck Evin

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