Il libretto dell’opera è tra i più esili mai scritti: il figlio del re di Francia, dovendo prendere in sposa la principessa di Navarra, si finge un ricco borghese e prenota l’albergo nel quale la principessa alloggerà per conoscerla da vicino. Lei intuisce il piano e sta allo scherzo finché i due s’innamorano. L’opera fu scritta per un celebre cantante, con la speranza vana di una prima parigina. In realtà Donizetti non assistette mai alla sua opera: né alla prima, alla Scala del 1839 (allestita senza il suo permesso), né alla ripresa del 1846 al San Carlo. Se quest’ultima è stata oggetto di un recupero al festival Donizetti di Bergamo nel 1988, la prima edizione non era stata mai più rappresentata. L’inedita produzione di Martina (rinviata di un giorno per la pioggia) è stata affidata a due giovanissimi quasi esordienti: il regista Federico Grazzini e il direttore d’orchestra Giacomo Sagripanti sommavano poco più di cinquant’anni in due. Grazzini ne è uscito decisamente meglio: la sua regia aveva brio e sfruttava appieno la bella scenografia art déco da grand hotel in costa azzurra. Non altrettanto vivo il ritmo dell’esecuzione musicale, almeno fino all’ingresso di Roberto De Candia che ha guidato l’intera operazione con la complicità di Andrea Porta: gustosissimo il loro improvvisato siparietto durante i minuti di pausa forzata per un guasto che ha fatto saltare l’impianto elettrico, in attesa del direttore che non rientrava dai camerini. Successo anche per Paola Gardina ed Eleonora Buratto. Discreto il Gianni di Rocha, chiamato in extremis per una sostituzione. Da seguire infine la carriera della russa Ekaterina Lekhina, bella voce, notevole presenza scenica, ma una dizione non sempre chiara.
Note: Versione Teatro alla Scala del 1839, revisione su materiali autografi di Anders Wiklund. Si replica stasera.
Interpreti: Ekaterina Lekhina (La Principessa di Navarra), Roberto De Candia (Il Gran Siniscalco), Edgardo Rocha (Gianni di Parigi), Paola Gardina (Oliviero), Andrea Porta (Pedrigo), Eleonora Buratto (Lorezza).
Regia: Federico Grazzini
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Valeria Bettella
Orchestra: Orchestra Internazionale d'Italia
Direttore: Giacomo Sagripanti
Coro: Coro Slovacco di Bratislava
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