Il mondo salvato da Greenaway

Greenaway ha rielaborato per il teatro l'oratorio ecologico per l'Expoagua di Saragozza

Recensione
classica
Teatro Nazionale
Goran Bregovic, Peter Greenaway
30 Gennaio 2009
Difficile capire quando inizi questo spettacolo "ideato e diretto" da Peter Grenaway e Saskia Boddeke, se con le musiche di Goran Bregovic che accolgono gli spettatori all'ingresso in sala, oppure quando si fa silenzio e emerge il canto sidereo delle balene, che vediamo evolvere nel loro mondo liquido sugli schermi collocati tutt'intorno al palcoscenico: è un suono primordiale, che sembra quasi la voce dell'intero creato. È il momento più suggestivo, veramente magico, di questo "oratorio multimediale". Oratorio non è una definizione assurda per questo spettacolo fuori d'ogni schema, perché, non diversamente dagli oratori di Carissimi & C., ha un soggetto biblico - la Creazione e il Diluvio, raccontati in modo provocatorio, ironico, blasfemo, con molti riferimenti scatologici - e soprattutto perché è fortemente didascalico (distruzione e salvezza della natura). Scontato e ripetitivo, questo testo è il punto debole di Blue planet. Il punto forte è invece la multimedialità, perché i vari elementi, non sempre interessanti se presi singolarmente, tutt'insieme catturano l'attenzione per la loro novità. Predominanti sono i sei schermi di diverse dimensioni, che rimandano immagini di un eden d'acque incontaminate e d'un inferno di violenze dell'uomo sugli animali e sulla natura. Vi compaiono Dio (una donna seminuda) e Noé: le loro immagini sono avatar di second life, ma questa tecnologia è ancora troppo primitiva e sembrano i personaggi dei primi giochi per pc. Inoltre ci sono interpreti in carne e ossa: due attori che compiono evoluzioni ginniche sul palcoscenico e in una vasca d'acqua e cinque strumentisti (più la bella voce di Helga Davis) che eseguono la musica di Bregovic, talvolta in primo piano, più spesso in sottofondo. Molta curiosità, applausometro a livelli medi.

Note: Commissione del Teatro dell'Opera di Roma e dell'Expoagua 2008 di Saragozza. Prima teatrale mondiale

Interpreti: Helga Davis, Hendrik Aerts, Dory Sanchez. Voci in Second life di Moni Ovadia e Maria Pilar Pèrez Aspa.

Regia: Peter Grenaway e Saskia Boddeke

Scene: Annette Mosk

Costumi: Marrit van der Burgt

Orchestra: Brigata Sinfonica

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