Difficile capire quando inizi questo spettacolo "ideato e diretto" da Peter Grenaway e Saskia Boddeke, se con le musiche di Goran Bregovic che accolgono gli spettatori all'ingresso in sala, oppure quando si fa silenzio e emerge il canto sidereo delle balene, che vediamo evolvere nel loro mondo liquido sugli schermi collocati tutt'intorno al palcoscenico: è un suono primordiale, che sembra quasi la voce dell'intero creato. È il momento più suggestivo, veramente magico, di questo "oratorio multimediale". Oratorio non è una definizione assurda per questo spettacolo fuori d'ogni schema, perché, non diversamente dagli oratori di Carissimi & C., ha un soggetto biblico - la Creazione e il Diluvio, raccontati in modo provocatorio, ironico, blasfemo, con molti riferimenti scatologici - e soprattutto perché è fortemente didascalico (distruzione e salvezza della natura). Scontato e ripetitivo, questo testo è il punto debole di Blue planet. Il punto forte è invece la multimedialità, perché i vari elementi, non sempre interessanti se presi singolarmente, tutt'insieme catturano l'attenzione per la loro novità. Predominanti sono i sei schermi di diverse dimensioni, che rimandano immagini di un eden d'acque incontaminate e d'un inferno di violenze dell'uomo sugli animali e sulla natura. Vi compaiono Dio (una donna seminuda) e Noé: le loro immagini sono avatar di second life, ma questa tecnologia è ancora troppo primitiva e sembrano i personaggi dei primi giochi per pc. Inoltre ci sono interpreti in carne e ossa: due attori che compiono evoluzioni ginniche sul palcoscenico e in una vasca d'acqua e cinque strumentisti (più la bella voce di Helga Davis) che eseguono la musica di Bregovic, talvolta in primo piano, più spesso in sottofondo. Molta curiosità, applausometro a livelli medi.
Note: Commissione del Teatro dell'Opera di Roma e dell'Expoagua 2008 di Saragozza. Prima teatrale mondiale
Interpreti: Helga Davis, Hendrik Aerts, Dory Sanchez. Voci in Second life di Moni Ovadia e Maria Pilar Pèrez Aspa.
Regia: Peter Grenaway e Saskia Boddeke
Scene: Annette Mosk
Costumi: Marrit van der Burgt
Orchestra: Brigata Sinfonica
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