Il Furioso secondo Luzzati

A Savona l'opera di Donizetti

Recensione
classica
Opera Giocosa Savona
Gaetano Donizetti
20 Ottobre 2013
Nella fitta produzione di Donizetti, “Il furioso all’isola di San Domingo”, pur essendo titolo “minore”, offre diversi motivi di interesse: il tema della follia, così caro non solo al bergamasco ma ai romantici in generale, il tono semiserio, il personaggio centrale (il Furioso), un baritono caratterialmente nuovo nel suo stato di amoroso deluso e obnubilato. Coprodotto da vari teatri, “Il Furioso” è andato in scena con calorosa accoglienza al Chiabrera di Savona, nella stagione inaugurale dell’Opera Giocosa. Un successo cui ha certamente contribuito il progetto scenico inedito che Emanuele Luzzati aveva anni fa regalato alla Giocosa stessa e che Michele Olcese ha per l’occasione realizzato con scrupoloso rigore. Una lettura, dunque, immersa nel fiabesco, con alcuni elementi tipici di Lele, a cominciare, dagli alberelli semoventi. In un contesto colorito e leggero, si è ben inserita la regia di Francesco Esposito che ha insistito più sul comico che sul patetico, senza tuttavia eccessi grotteschi. Donizetti ha composto l’opera nel 1833, fra “L’elisir d’amore”, dunque e “Lucia di Lammermoor”. Ci si sente molto Rossini, anche se le note più sentimentali appartengono alla personalità del bergamasco. Una partitura ricca di soluzioni musicali differenti (il lirismo teso, i concertati ritmicamente mossi, il ricorso frequente al crescendo, le diverse tipologie di arie) che Giovanni Di Stefano, sul podio, ha concertato garantendo un eccellente equilibrio formale. Nel cast Simone Alberghini ha reso con professionalità la parte del Furioso, ben calcandone il carattere patetico. Interessante il tenore Francesco Marsiglia (Fernando), dalla vocalità piena e duttile. Tecnicamente lodevole anche Cinzia Forte, anche se la parte di Eleonora richiederebbe forse un maggior volume vocale.

Interpreti: Simone Alberghini, Cinzia Forte, Francesco Marsiglia, Leonardo Galeazzi, Marianna Vinci, Federico Longhi

Regia: Francesco Esposito

Scene: Michele Olcese da Lele Luzzati

Costumi: Santuzza Calì

Orchestra: Orchestra del Bergamo Musica Festival

Direttore: Giovanni Di Stefano

Coro: Coro del Bergamo Musica Festival

Maestro Coro: Fabio Tartari

Luci: Bruno Ciulli

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Al Teatro Sociale di Rovigo va in scena La voix humaine e a Padova l’OPV propone L’histoire de Babar

classica

A Santa Cecilia, all’Opera e al Teatro Olimpico tre diverse edizioni del balletto di Čajkovskij

classica

A Piacenza la stagione d’opera si apre con successo con una Madama Butterfly dall’efficace segno musicale