Successo del "Barbiere di Siviglia" al Teatro Regio di Torino con una tradizionale regia di Ferruccio Soleri che rispetta i ritmi comici rossiniani, ottima la prova di Corrado Rovaris sul podio giunto solo tre giorni fa a sostituire l'indisposto Lodovico Zocche.
Una gioiosa macchina da comicità, come sempre: vivo successo ieri sera al Teatro Regio di Torino alla prima del "Barbiere di Siviglia" di Rossini. E dire che il direttore d'orchestra Corrado Rovaris era arrivato solo martedì mattina, il giorno prima della prova generale, per sostituire l'indisposto Lodovico Zocche. Rovaris, con pochissime prove, ha dato la sua personalissima impronta all'opera rossiniana: tempi musicali perfettamente aderenti ai tempi comici, ritmi vivaci nei concertati ma estrema attenzione anche al rapporto con le voci .Roberto Servile, che al Regio ha quasi sempre interpretato ruoli drammatici, ha dimostrato di essere adatto anche ai ruoli comici con un Figaro che non è mai sbruffone né fuori dalle righe, attentissimo a cancellare dal suo ruolo gags vocali o sceniche della vecchia tradizione ormai superata, Rockwell Blake tratteggia il consueto scattante Almaviva: il tenore americano si avvicina a festeggiare i 25 anni di carriera e la voce non ha più la duttilità di un tempo, ma i suoi fiati continuano ad essere da Guinnes dei primati come dimostra nella romanza finale, una Rosina poco bamboleggiante e molto determinata è quella caratterizzata dal bellissimo timbro di voce di Anna Caterina Antonacci. Da sottolineare le prove di Bruno Pola come Don Bartolo e di Giovanna Donadini come Berta, bene il Don Basilio di Andrea Papi. La casa-prigione di Rosina è disegnata da Luisa Spinatelli come una grande scatola ricoperta di azulejos, le piastrelle bianche e blu di Siviglia, la facciata scorre via per rivelarci l'interno della casa dove Ferruccio Soleri, l'attore che ha vestito per più di 2000 volte i panni dell'Arlecchino di Strehler, ha scelto una regia tradizionale e rispettosissima della musica, ma capace di far ridere anche il compassato pubblico delle prime torinesi.