Genova e Nizza ensemble
Nel nome di Verdi, il coro del Carlo Felice con i complessi francesi
Recensione
classica
NIZZA, 5 MAG. Opera di Nizza e Carlo Felice di Genova insieme, nel nome di Verdi. Ieri sera il teatro francese ha ospitato un concerto affidato al suo direttore di coro, Giulio Magnanini: sul palco i complessi stabili d’oltr’alpe e il coro del teatro lirico genovese diretto da Patrizia Priarone. Un primo esperimento di collaborazione che dovrebbe portare a nuovi incontri in autunno con la possibilità anche di condivisioni di ticket. Un progetto che si inserisce in un quadro di collaborazione economica più ampio fra le due città.
Giulio Magnanini ha proposto un programma verdiano per nulla scontato: via i soliti cori e le solite arie dei concerti lirici a favore del Quartetto in mi minore allargato all’orchestra d’archi e dei Quattro splendidi Pezzi Sacri della tarda maturità.
Il Quartetto ha consentito di apprezzare l’ottima solidità della sezione d’archi dell’orchestra francese: si pensi all’eleganza espositiva dell’Allegro iniziale o dell’Andantino successivo e, soprattutto, alla chiarezza di fraseggio nella conclusiva fuga.
Poi le quattro partiture sacre, in realtà non pensate da Verdi come un ciclo unico e per questo assai diverse l’una dall’altra anche sul piano formale e di organico. Il coro a cappella ha intonato con belle soluzioni espressive l’Ave Maria. Poi l’ispirato Stabat Mater per coro e orchestra, fra i brani più felici dell’ultimo Verdi e, dopo il “Laudi alla Vergine Maria”, da Dante per coro femminile, la potente conclusione per doppio coro e grande orchestra del “Te Deum”. Magnanini ha garantito una lettura ineccepibile per compattezza, fluidità espressiva e intonazione. Bene la prova dei due cori e dello strumentale. Per tutti applausi calorosissimi dal foltissimo pubblico che ha riempito la raffinata platea dell’Opera.
Orchestra: Orchestra dell'Opera di Nizza
Direttore: Giulio Magnanini
Coro: Coro dell'Opera di Nizza e Coro del Teatro Carlo Felice di Genova
Maestro Coro: Giulio Magnanini e Patrizia Priarone
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln
classica
Federico Maria Sardelli e il sopranista Bruno de Sá per un programma molto ben disegnato, fra Sturm und Drang, galanterie e delizie canore, con Mozart, da giovanissimo a autore maturo, come filo conduttore