Lo spazio che accoglie il pubblico nella Jahrhunderthalle di Bochum sembra un teatro anatomico: un piano quadrato chiuso da quattro alte tribune per gli spettatori. Nella parte superiore, orchestra, coro e solisti trovano posto lungo i quattro lati. Insolitamente alle prese con uno spazio che non gli permette le abituali simmetrie del suo linguaggio scenico e con uno dei lavori più irrapresentabili del teatro musicale contemporaneo Robert Wilson elabora un contrappunto iconografico che rovescia prospettive e convenzioni ma non rinunciando ai segni più caratteristici del suo fare teatro. Il freddo – vero protagonista del lavoro di Lachnemann (la fiammiferaia esiste solo nel titolo) evocato con una straordinaria ricchezza di colori e tecniche vocali e strumentali dal suoni soffiati dei fiati al grattato o sibilato degli archi – permea le immagini nitide quanto fredde e del tutto prive di compassione, in totale contrasto con lo stucchevole patetismo di Andersen, della rappresentazione della quale lo stesso Wilson e Angela Winkler sono protagonisti. Come intrinsecamente non narrativa è la musica, così le immagini e i colori evocano sommariamente e procedendo per contrasti la favola: la fiammiferaia (Winkler) e il mondo opulento che la respinge (Wilson), ghiaccio e fuoco, il gelo invincibile e la fiamma effimera del fiammifero, la gelida immanenza del suo presente e il calore mediterraneo della sua fuga nell’illusione mortifera. A uno spettacolo impeccabile e "giusto", che si fa ammirare più che amare, dà adeguato sostegno un’esecuzione musicale di grande valore che si deve alla scintillante prova dell’hr-Sinfonieorchester diretta dall’esperto Emilio Pomárico, al versatile ChorWerk Ruhr istruito da Michael Alber e ai solisti tutti. Risposta del pubblico, quella sì, calorosa.
Note: Nuova produzione della Ruhrtriennale con il sostegno della Kunststiftung NRW. Rappresentazioni: 14, 18, 19, 20, 21 e 22 settembre.
Interpreti: Angela Winkler e Robert Wilson (performers), Noemi Peters (una bambina) e con Hulkar Sabirova (soprano), Yuko Kakuta (soprano), Mayumi Miyata (shō), Yukiko Sugawara (pianoforte), Tomoko Hemmi (pianoforte)
Regia: Robert Wilson
Scene: Robert Wilson
Costumi: Eva Dessecker
Orchestra: hr-Sinfonieorchester
Direttore: Emilio Pomárico
Coro: ChorWerk Ruhr
Maestro Coro: Michael Alber
Luci: Robert Wilson (video: Tomek Jeziorski)