Don Pasquale secondo Pertusi
A Bologna, con la regia sbarazzina di Antoniozzi e il contributo della Scuola dell'Opera.
Recensione
classica
Evitata ogni sottolineatura buffonesca, Pertusi, al suo debutto nel ruolo, delinea un personaggio nobile e posato, sorretto da una sincera voglia di vivere, perfetto vocalmente, studiato e misurato in ogni gesto. Una lettura in linea con quella proposta da un altro celebre Don Pasquale: Alfonso Antoniozzi, prodottosi per l'occasione in una regia intelligente, gustosa, lineare e funzionale, ma non senza qualche problema di coerenza. Donizetti volle un allestimento in abiti contemporanei; Antoniozzi propone un allestimento contemporaneo a noi: l'operazione sembrerebbe lecita, ma quella che per l’uno era contemporaneità anche al registro delle parole usate, si scontra per l’altro con una componente verbale anacronistica per toni e lessico. Perché in simili produzioni non si ha il coraggio d’intervenire parcamente anche sui versi, così come lo si fa diffusamente sulle didascalie?
Alla lettura registica s'adeguava al meglio l'Ernesto di Francesco Meli, ragazzotto sfaccendato e impertinente, tutto preso dai suoi modernissimi videogiochi, ma vocalmente in stato di grazia e generosissimo come i tenori d'un tempo che fu. Accanto ai veterani, due valenti giovani allevati nella Scuola dell'Opera bolognese: Arianna Ballotta, spigliata sulla scena, dotata d’una vocetta pungente quanto la Norina delineata, e Davide Bartolucci, un buon elemento per i difficili ruoli di baritono brillante (ma perché il dottor Malatesta deve trasformarsi in prete? un eccesso registico d'anticlericalismo?). Successo vivo per tutto il palcoscenico, ma gelo per la bacchetta inerte e molto acerba di Leonardo Vordoni, che ha trascinato con sé qualche dissenso rivolto a un'orchestra svogliata, colpevole di aver rovinato la festa ai cantanti con uno striscione fuori luogo anti-sovrintendente che copriva gli applausi finali al proscenio.
Note: Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con la Scuola dell'Opera Italiana.
Interpreti: Michele Pertusi (Don Pasquale), Davide Bartolucci (Dottor Malatesta), Francesco Meli (Ernesto), Arianna Ballotta (Norina), Paulo Augusto Lopes Paolillo (Notaro)
Regia: Alfonso Antoniozzi
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Claudia Pernigotti
Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore: Leonardo Vordoni
Coro: Coro del Teatro Comunale di Bologna
Maestro Coro: Paolo Vero
Luci: Andrea Oliva
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