Il Maggio Musicale Fiorentino rende omaggio a Dallapiccola nel centenario della nascita con il dittico "Volo di Notte" e "Il Prigioniero": l'accostamento dei due atti unici rende conto di un percorso compositivo sofferto e personale verso la modernità. Sul podio Bruno Bartoletti, regia di Daniele Abbado, nel cast spicca soprattutto Rosalind Plowright, ottimo successo.
L'accostamento dei due atti unici "Volo di Notte" e "Il Prigioniero", nell'edizione realizzata dal Maggio Musicale Fiorentino (dove ambedue i lavori ebbero la loro prima rappresentazione) per il centenario della nascita di Luigi Dallapiccola, permette di misurarne il percorso compositivo: dal "Volo", in cui all'apologo modernista di Saint-Exupéry si combinano una scrittura e soprattutto una vocalità ancora profondamente legate ad un retaggio italiano di teatro musicale naturalista (ad esempio al Puccini del "Tabarro"), alle strutture più coese e sofisticate del "Prigioniero", frutto di una personale e sofferta appropriazione della contemporaneità musicale.
La direzione di Bruno Bartoletti sembra peraltro riagganciare ambedue le partiture più ai turgori drammatici post-veristi che alle affilature moderne. La messinscena di Daniele Abbado ne sottolinea piuttosto le diversità: al sorvegliato realismo anni Trenta di "Volo di Notte", sullo sfondo dello scorrere su un grande specchio-pannello centrale del video di Luca Scarzella evocante immagini di cielo e di volo, subentra nel "Prigioniero" l'invenzione indovinata (di Giovanni Carluccio) di un sistema di quinte e pannelli scorrevoli che inquadrano in un labirinto di linee oblique e tormentate, in strette fessure e ampi squarci, il tragitto tutto interiore del Prigioniero verso la speranza e la sua amarissima smentita conclusiva contro un orizzonte dominato da una grande e fosca statua di frate incappucciato.
Nel cast spicca per autorevolezza vocale l'esperta Rosalind Plowright, mentre faticano di più ad emergere il pur partecipe e corretto Carmelo Corrado Caruso e l'alquanto flebile Howard Haskin: per fortuna al Comunale ci sono i sopratitoli che il Teatro del Maggio ha deciso di adottare anche per lavori su testo italiano. A posto gli altri. Teatro tutt'altro che gremito, ma molto cordiale l'accoglienza.
Interpreti: Volo di notte: Rivière, Carmelo Corrado Caruso; Robineau, Roberto Abbondanza; Pellerin, Howard Haskin; Il radiotelegrafista, Iorio Zennaro; Leroux, Maurizio Lo Piccolo. Il Prigioniero: La madre, Rosalind Plowright; Il prigioniero, Carmelo Corrado Caruso; Il carceriere/Il grande Inquisitore, Howard Haskin; Primo sacerdote, Iorio Zennaro; Secondo sacerdote, Roberto Abbondanza
Regia: Daniele Abbado con la collaborazione di Boris Stetka. Regia video: Luca Scarzella
Scene: Giovanni Carluccio
Costumi: Nanè Cecchi
Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Direttore: Bruno Bartoletti
Coro: Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro Coro: Josè Luis Basso
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