Così tutti lo fanno con tutti

Così fan tutte all'epoca dell'impero romano: un'operetta alla Offenbach spregiudicata, divertente, ma superficiale. E c'è poca precisione nell'esecuzione musicale.

Recensione
classica
Teatro Nazionale Roma
Wolfgang Amadeus Mozart
03 Maggio 2005
I suoi colleghi attualizzano tutte le opere, invece il regista Gianluigi Gelmetti (non è un omonimo del direttore d'orchestra, è proprio lui) retrodata Così fan tutte di un paio di millenni. Siamo a Pompei, anzi ad Ercolano, perché una delle scene è una magnifica terrazza sul golfo di Napoli. Il sipario si apre su un triclinio, dove un vecchio e grasso epulone, circondato da efebi, discute con due giovani, che invece preferiscono le ancelle. Così fan tutti: gli uomini si divertono però pretendono che le loro donne siano castissime. Ma in questo caso le fidanzate gli rendono la pariglia facendosi massaggiare da nerboruti schiavi tuttofare. E le comparse lo fanno con tutti: uno sguardo, una carezza e via dietro le quinte per il prosieguo, senza sottilizzare sul sesso dei partner. Abbondanza di controscene, gag e ballettini, divertenti ma superflui e alla lunga stancanti. E dov'è finita la progressiva scoperta delle profonde pulsioni erotiche, che spazzano via anche gli affetti ritenuti più sacri e più saldi, come l'amore e la fedeltà? Si direbbe semmai che le due ragazze provino un improvviso soprassalto di morigeratezza, al punto d'aspettare qualche ora prima di concedersi ai due finti albanesi. La direzione di Gelmetti nel complesso è buona ma forse le prove non sono state sufficienti per mettere perfettamente a punto l'orchestra e il cast. Ognuno pensa a sé, con pezzi d'insieme spesso fuori sesto quanto a intonazione, tempo e dinamiche. Il migliore è Vittorio Grigolo (Ferrando): stupenda "Un'aura amorosa", cantata tutta sul fiato, con timbro purissimo e un'elegante coloratura alla cadenza. Impeccabile Laura Polverelli (Dorabella), un po' caricata Laura Cherici (Despina), approssimativo Massimiliano Gagliardo (Guglielmo), in pessima forma Bruno Praticò (Alfonso). Anna Rita Taliento fa quel che può in una parte più grande di lei (Fiordiligi). Applausi per tutti.

Note: Nuovo allestimento

Interpreti: Fiordiligi Anna Rita Taliento, Dorabella Laura Polverelli / Giacinta Nicotra, Despina Laura Cherici, Ferrando Vittorio Grigolo, Guglielmo Massimiliano Gagliardo, Don Alfonso Bruno Praticò

Regia: Gianluigi Gelmetti

Scene: Maurizio Varamo

Costumi: Anna Biagiotti

Coreografo: Alfonso Paganini

Orchestra: Orchestra dell'Opera di Roma

Direttore: Gianluigi Gelmetti

Coro: Coro del Teatro dell'Opera

Maestro Coro: Gea Garatti

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.