Un "Andrea Chénier" nell'imponente Opéra Bastille è di per sé esperienza singolare, tanti sono i luoghi parigini e i fatti citati collocabili a pochi passi dal teatro. L'allestimento di Giancarlo Del Monaco (che perfeziona notevolmente una precedente produzione bolognese affidando le scene tutte nuove a Carlo Centolavigna) sottolinea del resto gli elementi francesi del soggetto con una regia lineare, priva di sbavature, una volta tanto fedele al libretto, eppure non priva di intuizioni originali e particolari intelligenti. Nei panni del protagonista, Marcelo Alvarez si conferma uno dei pochissimi tenori oggi in grado di far brillare la parte di antica gloria, a dispetto di frequenti attacchi "sporchi": la voce è bella, l'intonazione facile e le grandi frasi melodiche escono col giusto respiro del canto latino. Trionfatrice della serata è stata comunque Micaela Carosi, una Maddalena di voce calda e appassionata, che ha delineato una Maddalena giovanile e semplice, priva degli accenti "matronali" che le attribuirono celebri cantanti del passato; le difetta solo la dizione, molto "impastata". Corretto e ben misurato Sergej Murzaev: ha bella voce, che usa con pertinenza e perizia, senza sbavature veriste. Di contorno, una serie di nomi noti, a valorizzare piccole parti, da Stefania Tocziska (la Contessa) a Francesca Franci (Bersi), sostituta dell'ultimo minuto. Bella la direzione di Oren, esuberante ma senza intemperanze, col rispetto che gli è solito per le necessità dei cantanti. Insomma, uno spettacolone: molto italiano nell'impianto generale e, se non proprio emozionante, certo di grande professionalità. Al termine, successo calorosissimo per tutti, con minimi dissensi verso la regia, invero ingiustificati
Interpreti: Marcelo Alvarez (Andrea Chénier), Sergej Murzaev (Carlo Gérard), Micaela Carosi (Maddalena di Coigny), Francesca Franci (La mulatta Bersi), Stefania Toczyska (La Contessa di Coigny), Maria José Montiel (Madelon), André Heyboer (Roucher), Igor Gnidii (Pietro Fléville), Antoine Garcin (Fouquier-Tinville), David Bizic (Il Sanculotto Mathieu), Carlo Bosi (Un incredibile), Bruno Lazzaretti (L'Abate), Ugo Rabec (Schmidt), Lucio Prete (Il maestro di casa), Guillaume Antoine (Dumas)
Regia: Giancarlo Del Monaco
Scene: Carlo Centolavigna
Costumi: Maria Filippi
Coreografo: Laurence Fanon
Orchestra: Orchestre de l'Opéra
Direttore: Daniel Oren
Coro: Choeur de l'Opéra
Maestro Coro: Patrick Marie Aubert
Luci: Wolfgang von Zoubeck