Avrebbe dovuto essere la “Madama Butterfly” di Daniela Dessì, per la prima volta impegnata nel doppio ruolo di protagonista e di regista debuttante. Lo è stata solo a metà, perché ieri sera, al Carlo Felice, il celebre soprano genovese non ha potuto cantare per una forma influenzale che ha colpito mezzo cast, direttore d’orchestra (Valerio Galli) compreso.
La Dessì si è accomodata in cabina di regia lasciando il ruolo a Maria Luigia Borsi.
C’era attesa per l’opera pucciniana presentata nella edizione di Brescia (la seconda dopo il fiasco scaligero). Puccini, per fortuna, non si è accontentato del successo arriso alla versione riveduta e ha apportato altre fondamentali modifiche: il primo atto visto ieri, è parso prolisso con l’inutile sequela di parenti, volgare nel razzismo di Pinkerton. Unica scena interessante, l’incontro fra Cio-cio-san e la moglie americana che rende ancor più grande la giapponesina.
Lo spettacolo del Carlo Felice poggiava sull’impianto scenico storico di Beni Montresor, in parte rivisto dalla Dessì che ha cercato di approfondire “l’anima orientale” dello spettacolo nei gesti e nel gioco di luci ed ombre. La scena lascia ampi spazi vuoti e questo crea problemi sul piano musicale, di cui avrebbe dovuto tener conto Valerio Galli, fin troppo generoso nel dare slancio alla passionalità melodica pucciniana, con il risultato di coprire troppo spesso le voci. In questo senso ha avuto qualche difficoltà la pur brava Maria Luigia Borsi, sostituta della Dessì, una voce alquanto sottile, anche se utilizzata con intelligenti soluzioni espressive.
Al suo fianco, Fabio Armiliato, ha superato le insidie dell’influenza con collaudato mestiere. Molto bene Renata Lamanda nel ruolo di Suzuki. Da citare anche Sergio Bologna, Claudio Ottino e Marina Ogii.
Interpreti: Maria Luigia Borsi, Renata Lamanda, Marina Ogii, Fabio Armiliato, Sergio Bologna, Enrico Salsi, Christian Faravelli, Claudio Ottino
Regia: Daniela Dessì
Scene: Beni Montresor
Costumi: Alice Montini
Orchestra: Fondazione Teatro Carlo Felice
Direttore: Valerio Galli
Coro: Fondazione Teatro Carlo Felice
Maestro Coro: Pablo Assante e Gino Tanasini (Coro voci bianche)