Barocco nel bosco

Il "Serse" di Haendel allo svedese Artipelag

Recensione
classica
Artipelag (Stoccolma)
Georg Friedrich Haendel
12 Settembre 2014
Che ci fa una società svedese nel business degli show dal vivo per grandi masse (la Blixten&Co.) con un gruppo di cantanti d’opera per lo più svedesi (magari con all’attivo il quarto d’ora di celebrità del concorso dell’Eurovisione) in un grande capannone fra i boschi attorno a Stoccolma? Non-ovvio: ci fa un’opera di Haendel! A chi crede che barocco sia sinomino di nicchia, l’esperimento realizzato all’Artipel dimostra il contrario. E il tutto senza nemmeno abbassare il livello per condiscendere il gusto corrivo della massa. L’opera in questione è il “Serse”, più leggera di altre nell’alternanza di personaggi e situazioni apertamente comici e degli abituali languori sentimentali ma anche dal passo più spigliato nel rifiutare il rigido imperativo dell’aria con da capo come usava all’epoca. La regia di Lars Rudolfsson spinge fin troppo sul versante buffo ma ha il pregio di far scorrere il racconto con ritmo e leggerezza sulla grande pedana di pallet ingegnosamente modellati dallo scenografo John Engberg. La compagnia, per una buona metà fatta di specialisti del barocco e per l’altra di buoni caratteristi, sta al gioco e con il gioco sembra divertirsi. Fra gli specialisti, la star locale Malena Ernman gigioneggia senza posa ma musicalmente disegna in modo impeccabile i molti affetti che esprime il protagonista Serse. Le tiene testa l’acrobatico David Hansen, voce piccola ma duttilissima, come smanioso Arsamene. Ottime vocaliste, Hanna Husáhr è una languida Romilda e Ivonne Fuchs una temperamentosa Amastre. Kerstin Avemo come Atalanta spende soprattutto la carta della simpatia così come l’ormai usurato Loa Falkman nei panni di uno stralunato Elviro. Brioso e spiritoso, l’Ensemble Matheus guidato da Spinosi sta al gioco scenico senza rinunciare a ricercatezze sonore. Caldo successo.

Note: Produzione di Blix & Co all’Artipelag’s Artbox. Rappresentazioni dal 12 settembre al 2 novembre 2014.

Interpreti: Malena Ernman (Serse), Loa Falkman (Elviro), Kerstin Avemo (Atalanta), David Hansen (Arsamene), Hanna Husáhr (Romilda), Ivonne Fuchs (Amastre), Jakob Zettner (Ariodate)

Regia: Lars Rudolfsson

Scene: John Engberg

Costumi: Kersti Rudolfsson Vitali

Coreografo: Sara Larsson Fryxell

Orchestra: Ensemble Matheus

Direttore: Jean-Cristophe Spinosi

Coro: Susanna Sundberg e Cathrine Setterberg

Luci: Anders Rosenquist

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.