Che ci fa una società svedese nel business degli show dal vivo per grandi masse (la Blixten&Co.) con un gruppo di cantanti d’opera per lo più svedesi (magari con all’attivo il quarto d’ora di celebrità del concorso dell’Eurovisione) in un grande capannone fra i boschi attorno a Stoccolma? Non-ovvio: ci fa un’opera di Haendel!
A chi crede che barocco sia sinomino di nicchia, l’esperimento realizzato all’Artipel dimostra il contrario. E il tutto senza nemmeno abbassare il livello per condiscendere il gusto corrivo della massa. L’opera in questione è il “Serse”, più leggera di altre nell’alternanza di personaggi e situazioni apertamente comici e degli abituali languori sentimentali ma anche dal passo più spigliato nel rifiutare il rigido imperativo dell’aria con da capo come usava all’epoca. La regia di Lars Rudolfsson spinge fin troppo sul versante buffo ma ha il pregio di far scorrere il racconto con ritmo e leggerezza sulla grande pedana di pallet ingegnosamente modellati dallo scenografo John Engberg. La compagnia, per una buona metà fatta di specialisti del barocco e per l’altra di buoni caratteristi, sta al gioco e con il gioco sembra divertirsi. Fra gli specialisti, la star locale Malena Ernman gigioneggia senza posa ma musicalmente disegna in modo impeccabile i molti affetti che esprime il protagonista Serse. Le tiene testa l’acrobatico David Hansen, voce piccola ma duttilissima, come smanioso Arsamene. Ottime vocaliste, Hanna Husáhr è una languida Romilda e Ivonne Fuchs una temperamentosa Amastre. Kerstin Avemo come Atalanta spende soprattutto la carta della simpatia così come l’ormai usurato Loa Falkman nei panni di uno stralunato Elviro. Brioso e spiritoso, l’Ensemble Matheus guidato da Spinosi sta al gioco scenico senza rinunciare a ricercatezze sonore. Caldo successo.
Note: Produzione di Blix & Co all’Artipelag’s Artbox. Rappresentazioni dal 12 settembre al 2 novembre 2014.
Interpreti: Malena Ernman (Serse), Loa Falkman (Elviro), Kerstin Avemo (Atalanta), David Hansen (Arsamene), Hanna Husáhr (Romilda), Ivonne Fuchs (Amastre), Jakob Zettner (Ariodate)
Regia: Lars Rudolfsson
Scene: John Engberg
Costumi: Kersti Rudolfsson Vitali
Coreografo: Sara Larsson Fryxell
Orchestra: Ensemble Matheus
Direttore: Jean-Cristophe Spinosi
Coro: Susanna Sundberg e Cathrine Setterberg
Luci: Anders Rosenquist