I 10 migliori album del 2024 di Alberto Massarotto

Il pianoforte nei contesti più diversi, dal repertorio classico al contemporaneo

Elisabeth Leonskaja (foto Marco Borggreve)
Elisabeth Leonskaja (foto Marco Borggreve)
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Dischi non se vendono più. Eppure, anche in ambito classico, le uscite discografiche sono decisamente aumentate. Una tendenza che stimola la formulazione di nuovi programmi, anche molto ricercati, con l’obiettivo di offrire un valore aggiunto all’immagine di un determinato artista.

– Leggi anche: Il meglio del 2024

Questa classifica non ha la presunzione di indicare i migliori dischi dell’anno ma di presentare alcune tra le scelte più originali che prendono in considerazione il pianoforte nei contesti più disparati.

 

1. Berg – Schoenberg – Webern, Piano Works (Warner Classics)

Con il 2024 si concludono le celebrazioni di alcuni importanti compositori del Novecento. Tra questi, Arnold Schönberg ha avuto un’importante quanto attesa riconsiderazione nel 150° anniversario della nascita del padre della dodecafonia. Tra i vari omaggi, il nuovo disco di Elisabeth Leonskaja si presenta come un’autentica sorpresa anche per i fan della grande dama del pianoforte, che a 79 anni ripercorre alcuni gioielli pianistici della Seconda Scuola di Vienna. Oltre ai 3 Pezzi op. 11, all’op. 19 e alla Suite op. 25, prima opera strutturata su una serie di dodici suoni, il disco contiene la Sonata op. 1 di Berg e le Variazioni op. 17 di Webern.

 

2. Bach & Shostakovich, Salvation (Brilliant Classics)

Lungo l’intera sua esistenza, Dmitri Shostakovich intrattenne un rapporto elettivo con la musica di Johann Sebastian Bach. Oltre che nelle biografie, ne rimane traccia nel suo ampio catalogo, arricchito di citazioni musicali e imbevuto di quel contrappunto che avvicinò inevitabilmente i due compositori. GAP Ensemble, formato dal violinista Emilio Percan, dal violoncellista Oriol Aymat Fusté e da Luca Quintavalle al clavicembalo e al pianoforte, avvia un interessante itinerario alla scoperta dei legami esistenti tra i due giganti della musica, accostando alcuni Preludi e Fuga di Bach a quelli di Shostakovich, le Romanze su versi di Blok del compositore russo ad alcune Cantate di Bach, interpretate con il soprano Dorothee Mields.

 

3. George Benjamin, Complete Piano Works (Piano Classics)

Conosciuto principalmente come uno dei massimi autori del teatro musicale di oggi, non tutti sanno che George Benjamin, oltre che compositore e direttore d’orchestra, è anche un eccellente pianista. Non è un caso che il suo primo lavoro di rilievo sia proprio una Sonata per pianoforte, scritta alla fine degli anni Settanta. Dopo questo importante debutto nel mondo della composizione, Benjamin non abbandonerà l’amato strumento continuando scrivere brani come Sortilèges (1981), Shadowline (2001), fino alle più recenti Piano Figures (2004). Erik Bertsch, pianista italiano di origini olandesi, raccoglie l’intera produzione pianistica del compositore britannico in questo doppio CD.

 

4. Messiaen, Hannigan – Chamayou (Alpha Classics)

Sul tema dell’amore, il soprano Barbara Hannigan e il pianista Bertrand Chamayou presentano i due principali cicli vocali di Messiaen: i Poèmes pour Mi, ispirati alla relazione del compositore con la sua prima moglie, la violinista e compositrice Claire Delbos, soprannominata Mi; e Chants de terre et de ciel, nato dal matrimonio di Messiaen con la Delbos, e scritto subito dopo la nascita del loro figlio Pascal. Conclude il disco La mort du nombre, brano di raro ascolto che accoglie la presenza del tenore Charles Sy e della violinista Vilde Frang.

 

5. Brahms – Schubert, Alexandre Kantorow (BIS)

Dopo aver vinto a 22 anni il Concorso Čajkovskij di Mosca, entrando nella storia come primo artista francese a conquistare il podio della competizione, Alexandre Kantorow completa su disco la sua esplorazione delle Sonate per pianoforte di Brahms incidendo per l’etichetta BIS l’op. 1. La prima Sonata è qui accostata alla Wanderer Fantasie di Schubert e ad alcuni suoi Lieder nella trascrizione di Liszt. Interpretazioni che rivelano una prorompente musicalità, rinnovata a ogni concerto del pianista francese, come dimostrato anche nel suo recente debutto al Teatro alla Scala di Milano nell’ambito della rassegna “Grandi pianisti”.

 

6. Brahms, Piano Concertos (Sony)

A seguito di una serie di audaci incisioni che hanno saputo coniugare in modo del tutto originale il grande repertorio classico a opere del Novecento, Igor Levit dedica ora questo triplo CD completamente a Brahms. Oltre ai due Concerti per pianoforte con i Wiener Philharmoniker diretti da Christian Thielemann, eseguiti anche in concerto, Levit interpreta le Fantasie op. 116, gli Intermezzi op. 117 e i Pezzi op.118. Già acclamato dalla critica internazionale, questo lavoro si completa con il Valzer n. 15 op. 39 per pianoforte a quattro mani, interpretato con il direttore d’orchestra tedesco.

 

7. Schubert, Ländler (Pentatone)

Il regalo che uno non non si aspetta! Straordinario interprete del repertorio moderno e contemporaneo, Pierre-Laurent Aimard incide ora una selezione delle 450 danze che Schubert compose nel corso della sua vita. Piccoli brani spesso affidati agli studenti di pianoforte, trascurati dalla discografia. Il pianista francese, membro fondatore dell'Ensemble Intercontemporain insieme a Boulez, riesce a offrire una nuova prospettiva a queste pagine con una cura e un affetto inimmaginabili.

 

8. Bartók – Janáček – Szymanowski, Piotr Anderszewski (Warner Classics)

A distanza di tre anni dall’ultima sua pubblicazione, Piotr Anderszewski raccoglie pagine che portano con sé “uno spirito di ribellione di tre diversi compositori che con la loro musica hanno affermato l'identità dei Paesi dell'Europa centrale all'inizio del Novecento”: la raccolta di Janáček, che prende il nome da un tradizionale canto nuziale moravo, una selezione di Mazurche di Szymanowski e le Bagatelle di Bartók, che il compositore descrisse come "una reazione all'esuberanza della musica romantica per pianoforte”, e che rivivono ora grazie alla sconfinata visione interpretativa dell’anticonformista pianista polacco.

 

9. Brahms, Piano Quartet n. 2 & 3 (Ondine)

Nei due anni che ci separano dalla prematura scomparsa di Lars Vogt, si sono susseguite alcune pubblicazioni tratte da esibizioni dal vivo e da sessioni in studio effettuate durante le cure della malattia. Sebbene il progetto con l’integrale dei Quartetti con pianoforte di Brahms sia destinato a rimanere incompiuto, il disco raccoglie ciò che ne è rimasto: la registrazione in studio del Quartetto per pianoforte n. 2 e il live del Quartetto n. 3. Un’esecuzione particolarmente sorprendente che vede ancora una volta accanto al compianto pianista tedesco i colleghi e amici di sempre: il violinista Christian Tetzlaff, la violista Barbara Buntrock e la violoncellista Tanja Tetzlaff.

 

10. Augustin Hadelich, American Road Trip (Warner Classics)

Il violinista Augustin Hadelich intraprende un viaggio in America, sua patria adottiva, in compagnia del pianista Orion Weiss. Il duo esegue opere che attingono a una varietà di influenze e ispirazioni: dal romanticismo europeo, al blues e al jazz, attraverso pagine di Copland, Bernstein, Ives e John Adams che qui prendono posto accanto a lavori di Amy Beach, Coleridge-Taylor Perkinson, Eddie Southe e molti altri. Un invito che un ascoltatore curioso non può assolutamente rifiutare, un viaggio in compagnia di uno dei più interessanti violinisti sulla scena internazionale, capace a ogni occasione di rendere le sue esibizioni momenti davvero unici.

 

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