PODCAST | Early Music Stories #83

La fine tessitura musicale di un antico arazzo musicale inglese

The Gesualdo Six durante la prova nell'auditorium di AMUZ (foto di Paolo Scarnecchia)
The Gesualdo Six durante la prova nell'auditorium di AMUZ (foto di Paolo Scarnecchia)
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classica

Per la sua prima partecipazione al festival Laus Polyphoniae, l’ensemble vocale The Gesualdo Six diretto da Owain Park ha scelto di offrire un panorama della polifonia inglese del XV e XVI secolo formato da musiche di diversi autori. Il programma del concerto intitolato “An Early English Tapestry” è stato suddiviso in cinque parti, iniziando dalle musiche legate al rito di Sarum. Nelle successive oltre alle composizioni contenute in due raccolte, il manoscritto della Old Hall che è la principale fonte della musica medievale inglese, e il codice della Biblioteca Estense Modena B che contiene composizioni di Dunstable e Power oltre che di Dufay, sono state proposte  canzoni profane in inglese e infine canoni presenti nelle opere di Tallis e Byrd.

Nella breve intervista contenuta nel podcast, registrata durante le prove insieme ad alcuni esempi musicali, il direttore ha spiegato in quali circostanze è nata l’idea del nome del gruppo e ha poi illustrato le caratteristiche del programma del concerto che ha messo in evidenza anche la “contenance angloise” che ha ispirato la cultura musicale della prima generazione di compositori franco-fiamminghi.

 

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