PODCAST | Early Music Stories #79

Le laude “profumate” di Santa Caterina da Bologna

La Reverdie durante le prove (foto di Paolo Scarnecchia)
La Reverdie durante le prove (foto di Paolo Scarnecchia)
Articolo
classica

Nella serata centrale del festival DeMusicAssisi, l’ensemble La Reverdie ha presentato un concerto dedicato alle laude scritte da Santa Caterina da Bologna.

L’affascinante figura della clarissa fondatrice del monastero del Corpus Domini di Bologna, è stata evocata anche attraverso la lettura di passaggi del suo trattato, costituito da due lettere, nel quale si descrive l’itinerario di ascesi spirituale in tre giornate attraverso dodici giardini, che sono le tappe di un cammino di acquisizione delle virtù associate a fiori e frutti che rappresentano i loro simboli profumati. 

Le laude della mistica del XV secolo sono prive di notazione musicale, ma come il resto del copioso repertorio di componimenti poetici devozionali tardo medievali, erano concepite anche per essere intonate. Livia e Claudia Caffagni hanno compiuto una ricerca consultando numerosi manoscritti per avvicinarsi il più possibile alle fonti melodiche compatibili con i suoi versi, e forse in parte utilizzate come modello dalla santa che giovanissima era stata educata alla corte di Ferrara in qualità di damigella di compagnia di Margherita d’Este.

Livia Caffagni ha studiato a lungo i documenti che riguardano la vita di Caterina e in questa conversazione nella quale interviene anche sua sorella Claudia, racconta gli aspetti più interessanti della storia della santa e della ricerca delle fonti musicali utilizzate per questo progetto artistico, la più importante delle quali è un codice appartenuto a un convento francescano conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia.

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