Nel suo libro Descrizione dei Paesi Bassi stampato nel 1566 il mercante Lodovico Gucciardini ritrasse i luoghi, la società e le attività di Anversa, dove si era stabilito dopo aver lasciato Firenze nel 1541.
La vita musicale della città delle Fiandre, porto fluviale e centro mercantile tra i più importanti d’Europa nel XVI secolo, era rinomata anche per le sue botteghe dove si stampavano libri di ogni genere, in particolare di musica, e dove si costruivano i migliori clavicembali del tempo. Nella sua splendida cattedrale risuonavano le celebri polifonie vocali dei maestri franco-fiamminghi, e nei palazzi e nelle strade si ascoltavano musiche di ogni genere, come lascia intendere Guicciardini in un passaggio della sua Descrizione: “Vedecisi poi a ogn’ora nozze, conviti, danze, sentesi per tutto suoni, canti e strepiti giocondi et insomma per tutti i versi e per tutte le vie apparisce la ricchezza, la potenza, la pompa e splendidezza della terra”.
Il Festival Laus Polyphoniae che si è svolto dal 18 al 27 agosto 2023 con il titolo “Antwerpen Townscape - Soundscape” ha rievocato attraverso i suoi numerosi concerti lo splendore artistico e la vivacità musicale dell’epoca d’oro della città.
Quasi tutti i gruppi che vi hanno partecipato hanno presentato programmi creati per questa importante edizione, attingendo dalle fonti delle antologie stampate ad Anversa da Phalése, Susato, Plantijin e altri le musiche vocali e strumentali che circolarono non soltanto nella città fiamminga ma anche nel resto dell’Europa continentale.
Nella città cosmopolita nella quale fiorirono i commerci e le arti la musica aveva un ruolo importante e i mercanti che la popolavano contribuirono a stimolare la produzione di chanson, messe, mottetti, sonate, danze e molto altro ancora. Il Festival diretto da Bart Demuyt e organizzato da AMUZ è riuscito a costruire un indimenticabile ritratto sonoro della Anversa rinascimentale, grazie alla partecipazione di numerosi ensemble. Alcuni di questi sono stati i protagonisti di una serie di undici podcast realizzati durante Laus Polyphoniae, di cui sette dedicati al tema del Festival, mentre i quattro iniziali riguardano la International Young’s Artists Presentation, la rassegna che fa parte della manifestazione ma prescinde dal suo filo conduttore.
Ascolta le interviste nei podcast: Liane Sadler e Elias Conrad; Apollo's Cabinet; Rubens Rosa; Vestigium Ensemble, Raquel Andueza e Peter Van Heyghen; Scott Metcalfe, Blue Heron; Mario Sarrechia e Michael Pye; Paul O’Dette; Adriaan De Koster con Utopia e Benjamien Lycke; Paul Van Nevel con Huelgas Ensemble e Antonio Chemotti; Lynda Sayce con Cordophony; Philippe Herreweghe con Collegium Vocale Gent e Walter Geerts.