Senzaspine per tutti
Partecipatissimo l’ultimo concerto dell’orchestra di giovani bolognese
Come spessissimo accade per gli eventi dell’Orchestra Senzaspine, anche il loro ultimo concerto a Bologna è stato partecipatissimo: piena era infatti la sala dell’Auditorium Manzoni, soprattutto di giovani. E proprio ai giovani è dedicato il progetto artistico e di comunicazione che l’Orchestra Senzaspine porta avanti da tempo, con risultati incoraggianti.
L’efficacia del progetto è testimoniata anche dalla cura con cui vengono selezionati i brani in programma, come è stato anche quello della serata, trasversale e accattivante anche per i neofiti: nella prima parte brani jazzistici per grande orchestra, con sassofono solista il primo, pianoforte il secondo, seguito da una grande pagina del repertorio sinfonico del Novecento. In apertura è stata eseguita infatti una prima mondiale della nuova opera di Luigi Grasso per sassofono (suonato dall’autore) e orchestra, la “Sinfonia Dantesca”, seguita dalla notoriamente ammiccante e danzereccia “Rhapsody in blue” di Gershwin (al pianoforte un Pietro Beltrami in ottima forma) e infine, in chiusura, la Sinfonia n. 5 di Shostakovich.
Tommaso Ussardi era in testa all’orchestra con un piglio cronometrico, ma generoso di suono, e ha raggiunto con trasporto gli estremi volume, con grandiose aperture sognanti o passaggi intimistici e in pianissimo.
Palpabile è stato l’entusiasmo del pubblico, che ha richiamato orchestrali e solisti sul palcoscenico a più riprese.
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