Dopo il successo della scorsa edizione, culminata con la vittoria del pianista coreano Jae Hong Park, il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni si lancia nel nuovo biennio con la seconda edizione del Glocal Piano Project che quest’anno presenterà alcune importanti novità.
Glocal Piano Project
Ideato come ingegnosa risposta alle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, il Glocal Piano Project è un festival ibrido diffuso, usufruibile da piattaforma online grazie all’alta qualità delle riprese audio e video professionali di tutte le esibizioni. Selezionati dalla giuria preliminare sulla base di un video di presentazione di 15 minuti, i 110 candidati di età inferiore ai 30 anni ammessi al Glocal Piano Project passeranno ora al vaglio della giuria tecnica che selezionerà da remoto i 26 concorrenti del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, le cui prove finali si terranno a Bolzano dal 23 agosto al 3 settembre 2023. Le candidate e i candidati che si esibiranno dall’Italia potranno essere ascoltate/i e supportate/i il 15 e il 16 novembre alla Steinway Piano Gallery- Passadori di Brescia
Il voto del pubblico
Per la prima volta nella storia della manifestazione, durante questa fase il voto della giuria tecnica sarà accompagnato da quello del pubblico che potrà individuare fino a quattro candidati da ammettere alle prove finali di Bolzano.
Grazie alla collaborazione esclusiva con Steinway & Sons, i 110 giovani partecipanti ammessi al Glocal Piano Projec’t si esibiranno dal 6 al 16 novembre 2022 negli showroom della nota ditta di pianoforti. Disponibili online per un periodo di dieci mesi, le singole esibizioni creeranno così una rete di palchi concertistici distribuiti in tutto il mondo: Seoul, Amburgo, Londra, Parigi, Monaco, New York, Vienna, Beijing, Brescia e Istanbul.
«Al giorno d’oggi una competizione musicale ha bisogno di inseguire una grande visione - sottolinea il direttore artistico Peter Paul Kainrath - capace di andare oltre il semplice meccanismo di gara; ha bisogno di trasformarsi in una piattaforma globale per il pubblico e per gli stakeholder del mondo musicale internazionale, così da assicurare la migliore visibilità a tutti i suoi partecipanti».
Steinway & Sons
Grazie all’impegno di Steinway & Sons, da sempre partner del Concorso Busoni, le esibizioni dei giovani artisti avverranno sul leggendario gran coda da concerto D-274, modello prediletto dai pianisti più esigenti, tra tutti da Lang Lang, Daniel Barenboim e Christoph Eschenbach. I quattro candidati scelti dal voto del pubblico avranno la possibilità di accedere alle finali del prossimo anno indipendentemente dal voto della giuria composta da sette affermati pianisti: Hinrich Alpers (presidente di giuria), Antonii Baryshevskyi, Maria Grazia Bellocchio, Andrey Gugnin, Claire Huangci, Chloë Herteleer e Ingolf Wunder. Con questo sistema, ciascun giurato potrà valutare in modo indipendente le singole performance, individuando il gruppo di 26 pianisti che parteciperanno alle finali del Busoni.
Nuovo regolamento
Come negli anni precedenti, queste fasi comprenderanno due momenti: uno dedicato alla musica da camera con l’Isidore String Quartet, che recentemente ha conquistato il primo premio del Banff International String Quartet Competition, e la finalissima con l’Orchestra Haydn.
Il nuovo regolamento della competizione prevede inoltre un repertorio sempre più impegnativo che include la preparazione di ben due Concerti con orchestra. Aumenta inoltre il montepremi, donato dalla Città di Bolzano: il primo premio ammonterà infatti a € 30,000, mentre i premi speciali saranno assegnati nell’agosto 2023, il tutto per un totale di € 60,000.
Il Busoni nella storia
Sin dalla sua fondazione nel 1949, il Concorso Busoni ha catturato da subito l'attenzione della scena musicale grazie alla presenza di uno straordinario Comitato d'Onore composto da Claudio Arrau, Wilhelm Backhaus, Alfred Cortot, Walter Gieseking, Dinu Lipatti, Arthur Rubinstein e Arturo Benedetti Michelangeli.
Per quasi sette decenni il Concorso ha ripetutamente confermato la sua capacità di portare alla luce numerosi musicisti che hanno successivamente brillato nel firmamento pianistico, come Alfred Brendel, Martha Argerich, Jörg Demus, Louis Lortie, Lilya Zilberstein e Garrick Ohlsson.
Il Concorso Busoni è membro dello Steinway Prizewinner Concerts Network dalla sua istituzione nel 2007. Grazie a questa rete, 49 vincitori del premio hanno rappresentato il Concorso in 25 sale da concerto internazionali, distribuite in otto Paesi. Come risultato di questa fruttuosa collaborazione, il coreano Jae Hong Park, l'attuale vincitore del Premio Busoni, ha ricevuto l’invito a suonare al Gewandhaus di Lipsia, al BASF Kulturell (Germania), a Esch (Lussemburgo, Capitale Europea della Cultura 2022) oltre alla possibilità di compiere un tour in sei città della Corea del Sud.