All’isola d’Elba la musica è messaggera di pace

Il direttore artistico George Edelman parla della 26ma edizione del festival Elba Isola Musicale d’Europa, al via il 28 agosto

Gidon Kremer e Kremerata Baltica – 2021 (foto Andrea Messana)
Gidon Kremer e Kremerata Baltica – 2021 (foto Andrea Messana)
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classica

Dal 28 agosto all’11 settembre torna Elba Isola Musicale d’Europa, manifestazione giunta alla sua 26ma edizione che propone un cartellone con 17 concerti con oltre 100 musicisti coinvolti, tra i quali possiamo segnalare solisti quali il pianista Andrea Lucchesini, i violoncellisti Raphael Bell e Jing Zhao, i violinisti Boris Garlitsky e Aki Saulière, il violista Georgy Kovalev, oltre a Mario Brunello, violoncellista da sempre affezionato ospite della rassegna. Oltre a questi protagonisti, occorre ricordare almeno il riorno, a distanza di solo un anno, di Martha Argerich la quale sarà impegnata, venerdì 9 settembre, nell’esecuzione della Sonata per violoncello e pianoforte di Debussy e della Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 di Chopin, affiancata da un altro illustre artista come il violoncellista lettone Mischa Maisky, alla sua prima presenza a questo festival.

Per illustrare nel dettaglio i caratteri del carrellone 2022 del festival Elba Isola Musicale d’Europa abbiamo posto qualche domanda al direttore artistico George Edelman.

Il festival Elba Isola Musicale d’Europa rappresenta una realtà che si connota in maniera determinante con i luoghi che ospitano i diversi appuntamenti musicali: come è nata e come si è sviluppata l’idea di fare dell’isola d’Elba un’oasi musicale di respiro europeo?

«Il festival è nato nel 1997 da un’idea mia che ha incontrato l’interesse dell’allora Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Massimo Scelza. Quell’anno, grazie al festival venne inaugurato il Teatro dei Vigilanti e vi suonò Yuri Bashmet, che successivamente sarebbe divenuto un nostro partner attivo. Purtroppo, è bene chiarirlo subito, i rapporti tra me e Yuri Bashmet, con il quale c’era un legame direi quasi fraterno, si sono bruscamente interrotti lo scorso febbraio a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Da allora non ci siamo più sentiti e mi dispiace molto. D’altra parte, lo stesso Bashmet ha dichiarato più volte alla stampa russa di non volere più suonare nei paesi occidentali o comunque schierati contro Putin».

George_Edelman
George Edelman

«Fatta questa doverosa - e per me assai dolorosa - premessa, il festival è notevolmente cresciuto negli anni, diffondendosi un po’ in tutta l’Elba. Credo che la cosa più bella sia offrire l’opportunità a musicisti provenienti da tutto il mondo di vivere diversi giorni sull’isola entrando in sintonia con l’ambiente circostante e con il pubblico, che sua volta viene coinvolto in esperienze di ascolto preziose avvolte da un contesto ambientale e storico unico».

La 26a edizione, che si svolge dal 28 agosto all’11 settembre a Portoferraio e in altri Comuni dell’isola d’Elba, rappresenta un traguardo importante: quali sono i protagonisti e gli appuntamenti principali di questo cartellone 2022?

«Abbiamo avuto da poco la conferma del ritorno di Martha Argerich, che il 9 settembre suonerà in duo con Mischa Maisky, che invece sarà alla sua prima apparizione al festival. Quindi, offriremo al nostro pubblico un evento straordinario».

Martha Argerich e George Edelman – 2021 (foto Andrea Messana)
Martha Argerich e George Edelman – 2021 (foto Andrea Messana)

«Tra i progetti cui teniamo in particolar modo c’è l’omaggio a Pier Paolo Pasolini: si terrà il 6 settembre e avrà come protagonista il Coro del Friuli-Venezia Giulia, già ospite della passata edizione del Festival; tra le composizioni in programma, le musiche di scena di Luigi Nono scritte per I Turcs tal Friúl e brani della cantautrice ed etnomusicologa Giovanna Marini e di Virginia Guastella, una delle più interessanti compositrici delle ultime generazioni. Anche quest’anno il nostro viaggio musicale farà tappa in altri Comuni, a Rio, Marciana, Marciana Marina e a Capoliveri. A Capoliveri, il 3 settembre, ascolteremo un chitarrista molto interessante e innovativo: Lionel Loueke. Ancora in tema jazzistico proporremo il quartetto di Enrico Rava, il 29 agosto a Portoferraio. A Bob Dylan sarà invece dedicata la serata di domenica 4 settembre a Marciana Marina, con il giovane cantante e chitarrista Pietro Brunello – figlio di Mario Brunello – che anche quest’anno sarà con noi - e con l’attore e cantautore David Riondino nei panni di voce recitante. Vorrei ricordare anche gli appuntamenti inziale e finale: cominceremo con Beethoven, Franck e Dvořák interpretati, in combinazioni diverse, dal pianista Andrea Lucchesini, dai violoncellisti Jing Zhao e Raphael Bell, dai violinisti Boris Garlitsky e Aki Saulière e dal violista Georgy Kovalev; concluderemo quindi il festival l’11 settembre con la proiezione di Nosferatu il vampiro di Murnau musicato dal vivo dall’ensemble Octuor de France».

Mario Brunello e Coro Friuli-Venezia Giulia, Pianosa – 2021 (foto Andrea Messana)
Mario Brunello e Coro Friuli-Venezia Giulia, Pianosa – 2021 (foto Andrea Messana)

Questa edizione del festival mette in primo piano il tema “Musica come messaggera di pace”: quali sono i valori che volete veicolare, pensando anche al presente contesto segnato dal conflitto al centro del Vecchio Continente?

«Personalmente, essendo proprio di origine ucraina, sto vivendo questo periodo con grande angoscia. Come diceva Čajkovskij, “la musica illumina, rasserena e consola”: sicuramente attraverso la musica possiamo sempre ricordarci del bello di cui l’essere umano è capace, ed entrare grazie a questo in una connessione più profonda con noi stessi e con gli altri. Quello che possiamo fare come Festival è, dunque, diffondere un messaggio di pace e di invito alla fratellanza tra i popoli: accogliendo musicisti provenienti da tanti Paesi diversi, “Elba Isola Musicale d’Europa” favorisce da sempre il dialogo e, a maggior ragione, continua a farlo quest’anno e per tutti gli anni che verranno insieme agli artisti che potranno condividere questo messaggio. E per dare un forte segnale di solidarietà verso il popolo oltraggiato dalla guerra, il nostro Elba Festival Prize verrà assegnato la sera del 7 settembre, alla giovane violinista ucraina Diana Koval: nella speciale occasione si ascolterà, tra gli altri brani in scaletta, la Fantasia su un canto ucraino, brano per violino e archi scritto dal compositore romano Alessandro Annunziata, una prima esecuzione assoluta appositamente commissionata dal Festival».

Prove al Teatro di Portoferraio (foto Andrea Messana)
Prove al Teatro di Portoferraio (foto Andrea Messana)

Una delle novità di questa edizione è la creazione della Elba Festival Orchestra: quali sono le motivazioni che hanno condotto alla scelta di formare una compagine orchestrale specificamente dedicata a questa manifestazione?

«La costituzione dell’Elba Festival Orchestra è per molti aspetti la novità più rilevante di quest’anno: si tratta di una formazione sinfonica internazionale di 40 elementi che si riunirà sull’isola per prove e concerti, comprendente sia solisti affermati che giovani musicisti. Questi ultimi potranno seguire così un percorso formativo di un’intera settimana, confrontandosi con artisti di grande esperienza e con repertori diversificati. È doveroso per il Festival esprimere la propria riconoscenza al compositore, pianista e direttore d'orchestra colombiano Arturo Cuéllar per il supporto alla realizzazione di questo progetto. L’orchestra suonerà a Portoferraio in quattro occasioni, il 5, 7, 8 e 10 settembre».

Pensando al futuro, quali sono gli obiettivi di sviluppo per il festival Elba Isola Musicale d’Europa?

«L’idea del Festival è abbracciare l’isola nella sua interezza, raggiungendo magari in futuro anche altre isole dell’Arcipelago, come già avvenuto per Pianosa. Stiamo anche pensando di sviluppare attività al di là della stagione estiva, per integrarci sempre più con il tessuto culturale e sociale del territorio nel segno della sostenibilità. Certamente, vorremmo consolidare proprio l’orchestra del festival, con repertori sempre diversi e con una rotazione di organico, mantenendo al centro l’aspetto formativo dei giovani».

Per informazioni e approfondimenti consultare il sito www.elba-music.it.

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