Questa è la domanda posta dall’ensemble La Palatine ai lettori nelle “Note d’intention” scritte per presentare il proprio concerto, intitolato “Dans l’ombre de Lully”, eseguito nel corso della 45° edizione del Festival d’Ambronay.
Probabilmente solo pochi specialisti e studiosi conoscono i nomi di questi compositori attivi in Francia prevalentemente durante il periodo del monopolio della vita musicale francese esercitato da Lully, e in parte anche successivamente.
L’idea di fondo del programma del concerto di questo gruppo diretto da Marie Théoleyre e Guillaume Haldenwang era quella di mostrare l’influenza e la circolazione della cultura musicale italiana in Francia, favorita dalla presenza di musicisti che furono al servizio di importanti esponenti dell’aristocrazia. Theobaldo di Gatti seguì le orme di Lully, Jean-Baptiste Stuck fu al servizio di Filippo d’Orleans come Giovanni Antonio Guido, la cantante compositrice Antonia Bembo venne accolta dalla corte di Luigi XIV, e Paolo Lorenzani è stato “surintendant de la musique de chambre” della regina Maria Teresa.
Sia l’intervista, nella quale Haldenwang spiega da dove proviene il nome del gruppo, che gli esempi musicali presenti in questo podcast sono stati registrati nel corso delle prove nella piccola Salle Monteverdi, il giorno prima del concerto che si è svolto nella Abbatiale, la chiesa della Abbazia di Ambronay sede dei principali concerti del Festival.