In un momento così difficile per i teatri, il Goldoni di Livorno si avvale di un’orchestra propria, il cui percorso artistico e produttivo è iniziato ufficialmente durante il mese di aprile 2021, esattamente il giorno 10 a Livorno nel trentennale della tragedia del Moby Prince; in programma il mozartiano Requiem K 626 sotto la direzione di Giovanni Di Stefano.
Sabato 29 gennaio 2022 (Teatro Goldoni, ore 21), la stessa orchestra inaugura la nuova stagione sinfonica con un programma interamente dedicato a Beethoven: Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61 e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op.92; sul podio il direttore principale, Gerardo Estrada Martínez; violino solista Salvatore Quaranta.
Scopo precipuo della neonata compagine strumentale, essere un punto di riferimento nelle Stagioni liriche e sinfoniche del Teatro livornese, senza rinunciare ad altri impegni e scritture nel panorama musicale italiano ed estero; gli strumentisti sono al di sotto dei trentacinque anni di età.
«E’ un bel giorno questo per la città di Livorno ed il suo Teatro – afferma il Direttore amministrativo del Goldoni Mario Menicagli – e con il Direttore artistico Emanuele Gamba siamo consapevoli che dar vita ad una nuova Orchestra in un periodo come questo, con i Teatri chiusi da oltre un anno per l’emergenza legata al contenimento del Covid 19, possa sembrare una sfida. Riteniamo però che non solo questa vada accolta, ma si debba far tutto il possibile affinché musica, lirica, teatro, tornino ad assumere quella forza propositiva ed aggregante che ne fanno un tassello insostituibile della cultura individuale e collettiva. L’Orchestra nasce così dalla consapevolezza di dare risposta ad una doppia necessità: rispondere innanzitutto ad un preciso compito proprio di un Teatro di Tradizione come il nostro, quale quello di promuovere, agevolare e coordinare le attività musicali nel territorio e dare così particolare impulso alle locali tradizioni artistiche; insieme a questo, avvertiamo l’assoluta urgenza di rinsaldare e rilanciare il rapporto con il pubblico, interlocutore privilegiato del Teatro, al quale intendiamo offrire ulteriori opportunità di conoscenza, frequentazione, formazione, consapevoli come siamo che stiamo parlando di un bene culturale di primaria importanza». La composizione dell’organico è il frutto di una selezione effettuata su duecentonovanta candidature. «Con grande piacere e soddisfazione – proseguono Menicagli e Gamba – abbiamo riscontrato un’elevata qualità generale dei curricoli pervenuti, sia per formazione che per esperienze maturate. Si tratta di un segnale importante, che si unisce a quello di vedere tanti giovani che chiedono di mettersi in gioco e far sì che la musica sia una professione e non solo una passione».
L’Orchestra potrà modulare il proprio organico a seconda delle esigenze; alcune prime parti saranno di volta in volta designate insindacabilmente dai responsabili dell’orchestra in accordo con i direttori delle singole produzioni.
Non si tratta di un’orchestra stabile alle dirette dipendenze del teatro, bensì di un’organizzazione a se stante la cui gestione è affidata ad una società guidata dal General manager Luciano Corona. «Sono entusiasta di questa nuova e coinvolgente esperienza che è la nascita dell'Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno – afferma Corona - in un momento così complesso come quello che stiamo affrontando. Sono certo che la tenacia e la libertà tipici del popolo livornese saranno la spinta decisiva per diffondere il nostro progetto culturale in tutto il mondo». Corona sarà affiancato da alcune figure a cui sono affidati ruoli di responsabilità gestionale e organizzativa: Guido Garofano (segreteria generale), Sergio Martinoli (ispettore d’orchestra), Mario D'Apice (archivista), Paolo Noseda (Consulente Stagione sinfonica) e Eleonora Donnini (rapporti con la Fondazione Goldoni).
Il direttore principale dell’Orchestra, per la Stagione sinfonica, è il venezuelano Gerardo Estrada Martínez. «Per me è un grande onore far parte della famiglia musicale del Teatro Goldoni – dichiara Martinez – ma allo stesso tempo una grande responsabilità, perché lavorerò insieme a tutto il team, per raggiungere con la nostra orchestra un livello internazionale molto alto, come Livorno, la culla di Mascagni, merita».
Sempre per la stagione sinfonica oltre al direttore principale, sono previsti alcuni direttori associati: il belga Eric Lederhandler e il coreano Park Jewoon.
Un ampio spazio è dedicato alla musica da camera, con la ripresa della rassegna “Classica con gusto”, una stagione interamente dedicata alla cameristica, interrotta all’inizio del 2020. In programma, sei concerti inseriti nel cartellone 2022 da tenersi nel ridotto del Teatro Goldoni (“La Goldonetta”). Tale rassegna consolida le partecipate edizioni precedenti, poiché tutte le serate sono concepite con la formula di interazione tra pubblico e artisti, in un dialogo confidenziale introduttivo ad ogni singolo concerto. Una formula che riconduce all’essenza originaria della musica da camera, o da salotto, superando la barriera fisica tra palcoscenico e ascoltatori, per concludersi con un momento conviviale collettivo. La direzione artistica di “Classica con gusto” è di Carlo Palese.
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