Si prospetta un settembre particolarmente ricco quello di Ferrara Musica, la storica associazione concertistica fondata da Claudio Abbado, presieduta da Francesco Micheli e diretta da Enzo Restagno, che inaugura la stagione 2021/2022 con un’offerta abitata da importanti concerti sinfonici con protagonisti interpreti di livello internazionale, e da appuntamenti più informali rivolti a un pubblico diverso e più giovane.
Si tratta di un avvio decisamente intenso per una stagione che conferma la qualità e l’impegno per la cultura musicale di una realtà che vanta una consolidata tradizione. L’Associazione Ferrara Musica, infatti, è nata nel 1989 per volontà del Comune di Ferrara e del maestro Claudio Abbado, diventando in breve tempo una delle più rilevanti stagioni concertistiche italiane, nota a livello nazionale e internazionale per lo spessore e l’alta qualità della sua proposta artistica.
Il carattere distintivo di questa realtà nel panorama nazionale è determinato dalla volontà di dare residenza stabile ad una compagine orchestrale di respiro internazionale e dal tratto dinamico. Dal 1989 al 1997 l’orchestra residente è stata la Chamber Orchestra of Europe (COE), mentre dal 1998 è subentrata la Mahler Chamber Orchestra (MCO). Entrambe sono tra le orchestre da camera più affermate a livello internazionale e presenti nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo. A partire dal 2018, infine, l’orchestra residente di Ferrara Musica la European Union Youth Orchestra (EUYO), fondata sempre da Abbado nel 1976, protagonista anche di questo avvio di stagione 2021.
Venendo appunto al nuovo cartellone, tra i protagonisti più conosciuti coinvolti in questa nuova offerta musicale spicca il nome di Martha Argerich, grande pianista che possiamo considerare di casa al Teatro Comunale di Ferrara dove è stata molte volte al fianco di Claudio Abbado in memorabili concerti. L’interprete argentina tornerà nella città estense lunedì 20 settembre, con la Manchester Camerata diretta dall'ungherese Gábor Takács-Nagy, per eseguire il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Šostakovič con l'apporto di Sergej Nakariakov come tromba concertante.
Ad aprire il cartellone settembrino sarà invece la stessa European Union Youth Orchestra (Euyo), protagonista come accennato della consueta residenza autunnale da domenica 12 a mercoledì 22 settembre. Due sono i concerti dedicati al grande repertorio sinfonico: quello di sabato 18 settembre con l'Ottava Sinfonia di Dvořák guidata da Pekka Kuusisto, violinista e direttore internazionale di grande caratura ed esperienza, con la partecipazione della giovane violinista Laura Marzadori.
Il secondo appuntamento che vede protagonista la Euyo è quello di mercoledì 22 settembre, con la Sesta Sinfonia di Čajkovskij, che vedrà sul podio l’austriaco Sascha Goetzel.
Questi due concerti saranno preceduti da altrettante iniziative del tutto inedite, nelle domeniche del 12 e del 19 settembre. Il 12 settembre alle 16 è infatti in programma “Exploded Orchestra”!, un concerto informale in cui l’Euyo, diretta da Peter Stark e con la partecipazione del musicologo Fabio Sartorelli, verrà letteralmente “smontata” e “rimontata”, spostando i musicisti dalle loro sezioni e mescolandoli, per mostrare al pubblico come funziona il delicato meccanismo dell’orchestra.
Il 19 settembre, invece, sempre alle ore16 è previsto l’appuntamento intitolato “Altro che Classica!”, in cui la flautista Ambra Bianchi dell'Associazione Musicisti di Ferrara si unirà al direttore Sascha Goetzel e ai giovani musicisti dell’Euyo, per far luce sui compositori e sulla loro musica, suonando celebri brani musicali, rispondendo alle domande del pubblico e avvicinandolo alla musica in una situazione lontana dalla formalità del concerto tradizionale.
Pensando al resto della stagione proposta da Ferrara Musica, possiamo rilevare che le presenze di prestigiosi musicisti passano anche attraverso il recupero dei concerti annullati per l’emergenza Covid: è il caso dell’attesa “Maratona Beethoven”, l’esecuzione integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra con Alexander Lonquich come solista e direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova (18 ottobre) e dell’omaggio al centenario della nascita di Astor Piazzolla con Richard Galliano e il Quintetto dei Solisti Aquilani (4 ottobre).
Questa parte di stagione include anche a due focus di approfondimento con tre concerti dedicati a Johann Sebastian Bach e la conclusione del ciclo Josquin500. In occasione del focus su Bach sarà presente a Ferrara l’Akademie für Alte Musik Berlin in un doppio appuntamento: il 6 dicembre per l’integrale dei Concerti Brandeburghesi e il 7 dicembre per un’antologia di concerti di Bach con la violinista Isabelle Faust. Il percorso di approfondimento bachiano comprenderà anche la serata che il violoncellista Enrico Dindo, per la prima volta ospite della nostra stagione, riserverà l’8 novembre a tre delle celebri Suite. Completano la proposta legata a Bach alcuni appuntamenti organizzati al Ridotto del Teatro in collaborazione con il Conservatorio Frescobaldi, destinati ad arricchirsi con ulteriori momenti di musica da camera a cura dei solisti dell’Orchestra Città di Ferrara.
Il 3 ottobre, invece, si concluderà il ciclo Josquin500, avviato in aprile con lo streaming dell’Ensemble Odhecaton. Questa volta Josquin sarà celebrato alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti, ancora con gli Odhecaton e Paolo Da Col.
La stagione, inoltre, conferma l’attenzione di Ferrara Musica per la contemporaneità e per la memoria e valorizzazione dei linguaggi musicali più recenti: il 3 novembre il compositore e direttore Marcello Panni sarà alla guida di un progetto dedicato al compositore Luciano Berio in cui verranno eseguiti a Ferrara per la prima volta assoluta Laborintus II e Visage, assieme alla trascrizione di Berio del Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi. La serata costituisce anche un importante omaggio a Dante: composto nel 1965 per celebrare il 700° anniversario della nascita del poeta fiorentino, Laborintus II prende il titolo dall’omonima raccolta poetica di Edoardo Sanguineti, testo che sviluppa temi della Vita nova, del Convivio e della Divina Commedia combinandoli con citazioni bibliche e con scritti di Ezra Pound.
Un programma denso e variegato, in sintesi, il cui spirito di fondo è stato significativamente riassunto dalla parole di Enzo Restagno, direttore artistico di Ferrara Musica: «la bellezza ci viene incontro all’improvviso come una visione magica, inaspettata. Le polifonie lontane di Josquin Desprez tornano a risuonare cinquecento anni dopo nel Palazzo dei Diamanti, precedute e seguite dalle apparizioni di Martha Argerich e di Isabelle Faust. Berio e Monteverdi, il bandonéon di Piazzolla, la Sinfonia Patetica di Cajkovskij, i Brandeburghesi di Bach, i Concerti per pianoforte di Beethoven come stazioni di un percorso in cui tornare ogni volta a meravigliarsi in una meravigliosa città».
Per informazioni e per consultare il programma completo visitare il sito www.ferraramusica.it.