«Playing for the future»: questo è il motto che accompagna la descrizione della mission che appare sul sito dell’Accademia Perosi di Biella, realtà che da decenni lavora per valorizzare il talento dei giovani musicisti provenienti da tutto il mondo.
Un’Accademia che oggi rappresenta una delle istituzioni di alta formazione musicale sovvenzionate dal Ministero della Cultura e dalla Regione Piemonte più longeve del suo territorio. Un’avventura cresciuta nel tempo, nel segno di un impegno finalizzato allo sviluppo di un’offerta formativa sempre più articolata, come ci racconta l’attuale direttore Stefano Giacomelli.
Il percorso di crescita della vostra Accademia è frutto di mutamenti che si sono innestati sull’evoluzione della proposta formativa e della caratterizzazione delle docenze…
«La valorizzazione del talento dei giovani musicisti è la mission della Fondazione. Oggi abbiamo ragazzi provenienti da tutto il mondo. L’Accademia realizza corsi di perfezionamento musicale per accrescerne la preparazione tecnica ed artistica, offrendo loro l’opportunità di entrare in contatto con i migliori musicisti del panorama mondiale. Si tratta di un approccio formativo originale: l’allievo, attraverso la frequenza di corsi specifici, al termine del percorso è in grado di confrontarsi con diverse situazioni quali concorsi di esecuzione musicale, audizioni in teatri, concorsi per cattedre di insegnamento, esecuzioni in qualità di solista o in formazioni di musica da camera».
«La valorizzazione del talento dei giovani musicisti è la mission della Fondazione».
«In questi decenni i riconoscimenti ottenuti sono la prova di quanto è stato fatto dai nostri docenti. Proprio nel 2020, in piena pandemia in tutta Europa, Paolo Ferraris, vince il concorso per primo flauto nella prestigiosa Gürzenich-Orchester di Köln. Ugne Katinskaite, ottiene il secondo premio nella sua categoria all’International Moscow Music Competition 2020. Giuseppe Gibboni, a ottobre 2020, ottiene il primo premio ex-aequo al Concorso Internazionale Valsesia Musica per violino e orchestra. Naoka Aoki, studentessa in accademia dei corsi speciali di Ana Chumachenco, ottiene il ruolo di primo violino di spalla della Munich Philharmonic Orchestra. Giulia Rimonda, in duo con Valentina Kaufman, è vincitrice del primo premio nella categoria musica da camera all'International Crescendo Competition di Padova 2020; nella stessa competizione viene premiata anche Lucrezia Lavino Mercuri, primo premio assoluto tra i violinisti. A Federico Gad Crema, già secondo classificato all'Olga Kern International Piano Competition di Albuquerque, New Mexico e terzo classificato alla 31a edizione del Concorso Pianistico Internazionale “Alessandro Casagrande” di Terni, viene assegnato il secondo premio al Roma International Piano Competition 2020 In Musica entrando così di diritto alla fase finale al Malta International Piano Competition 2021. Solo per citarne alcuni tra gli oltre 30 concorsi vinti nel corso dell’anno accademico».
«L’impegno a fornire un ambiente educativo che favorisca la crescita artistica, intellettuale e personale dei suoi studenti, preparandoli ad abbracciare una carriera di successo e una vita produttiva come artisti e cittadini ci impone di provvedere a elevare continuamente i nostri standard educativi e artistici, rimanendo sensibili al mutare delle condizioni della comunità artistica di tutto il mondo dello spettacolo. Per questo l’obiettivo è quello di attrarre e mantenere docenti di fama in tutte le discipline, offrendo un ambiente di lavoro collaborativo, coinvolgendoli pienamente nella vita artistica ed educativa della comunità».
«In accademia abbiamo ospitato musicisti che hanno fatto la storia della musica: Franco Donatoni, Azio Corghi, Aldo Ciccolini, Paul Badura-Skoda, Lazar Berman, Aldo Bennici, Corrado Romano, Angelo Gilardino, Peter Lukas Graf, Antony Pay, Pier Narciso Masi, Antonio Meneses, Thomas Friedli, Adriano Vendramelli, e così via. E oggi vantiamo un corpo docente nel quale troviamo nomi quali Ana Chumachenco, Pavel Berman, Silvia Marcovici, Davide Formisano, Konstantin Bogino, Danilo Rossi, Denis Shapovalov, Oliver Wille, Marco Rizzi o l’Atos Trio che ci permette di continuare a essere competitivi con le migliori scuole europee».
Uno sviluppo maturato sulla scia di un continuo rinnovamento…
«Rispetto a una quindicina d’anni fa il mondo della musica classica è cambiato in modo impressionante. È cambiato il modo di fare musica classica, di seguire la musica classica, di fare concerti, di fare promozione. Sono cambiati gli studenti, le loro aspettative e con la globalizzazione si è abbassata di molto la loro età. Sono aumentati i concorsi internazionali di prestigio, le etichette discografiche hanno modificato le loro strategie. Se i nostri obiettivi didattici sono rimasti gli stessi, si sono però adeguati ai cambiamenti della nostra società».
«Se i nostri obiettivi didattici sono rimasti gli stessi, si sono però adeguati ai cambiamenti della nostra società».
«Non è una novità che per sopravvivere nel mondo d’oggi si debba puntare ancora di più sulla qualità. Cerchiamo di offrire questo ai nostri studenti, ma a differenza di prima, tutto ciò non basta. Oggi lavoriamo per garantire loro le condizioni migliori. I nostri competitor europei sono dei giganti. Hanno strutture, e disponibilità. Dobbiamo permettere ai nostri studenti di potersi confrontare ad armi pari. E in questo forse la pandemia potrebbe avere un’unica valenza positiva, quella di rivalutare i talenti italiani. L’Accademia Perosi ha la fortuna di avere studenti con capacità straordinarie. Dobbiamo dare loro le chance che si meritano».
È l’obiettivo che vi siete posti anche pensando ai corsi di Alta Formazione 2021/2022?
«Certo. Il corpo docente si è arricchito negli ultimi tempi di personalità molto importanti del mondo della musica come Christian Schmitt che, dopo aver ricoperto per vent’anni il ruolo di primo oboe nella Symphonie Orchester Basel, oggi si dedica all’insegnamento, formando musicisti che oggi sono professori d’orchestra in Europa, Asia e Sudamerica. Ma anche le classi di archi si sono ampliate accogliendo musicisti quali Silvia Marcovici, Danilo Rossi e Oliwer Wille, il celebre violinista del Kuss Quartett».
Oltre all’attività formativa, offrite anche una stagione concertistica…
«Sì, i Concerti dell’Accademia, la stagione concertistica della Fondazione Perosi, che è giunta alla sua quarantaquattresima edizione, anch’essa sovvenzionata dal Fus, della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e della Compagnia di San Paolo. Fra i molti artisti che hanno dato lustro all’attività concertistica, ricordiamo Katia Ricciarelli, Aldo Ciccolini, Paul Badura-Skoda, Ramin Barhami, Khatia Buniatishvili, Angela Hewitt, Andrea Lucchesini, Grigorij Sokolov, Pavel Berman, Xavier De Maistre, Franco Gulli, Pina Carmirelli, Bruno Canino, Augustin Dumay, il Trio di Tokyo, il Trio Tchaikovsky, Igudesman & Joo, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra di Arad e il coro di Timisoara, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Nel 2014 I Concerti dell’Accademia hanno ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano».
«La pandemia ha costretto tutti a grandi cambiamenti nei rapporti con gli altri ma ha anche fatto emergere nuovi obiettivi comuni di solidarietà, di creatività di sperimentazione e di novità. Sale svuotate, eventi annullati, incertezza sul futuro. La comparsa dirompente delle web conference, l’aumento dei concerti in streaming, l’affermazione del telelavoro, gli acquisti on line, sono solo gli esempi più evidenti di questo cambiamento».
«L’accademia è ripartita dando il via alla nuova stagione, in presenza, proprio ponendo come punto di partenza queste tematiche. Il nuovo cartellone che interesserà i mesi estivi comprende, oltre ad alcuni recuperi degli eventi sospesi nel periodo di chiusura, molte interessanti novità, mentre dai primi di settembre, quasi in continuità con i concerti estivi, ripartirà la nuova stagione. Inaugurata a inizio maggio con il Quartetto Indaco, già detentore del premio speciale “Jeunesses Musicales” al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” 2014, la stagione proseguirà durante tutta l’estate con concerti all’aperto sulla terrazza dell’Accademia e al Chiostro di San Sebastiano con progetti anche multidisciplinari come La musica fa respirare un recital omaggio ad Alda Merini e una serata dedicata a Dante».
«Protagonisti da settembre in poi saranno alcuni dei più bei nomi del panorama internazionale: a partire dal recupero del recital pianistico di Michel Dalberto, a quello di Konstantin Bogino, al concerto del pianista russo Dmitri Alexeev. E ancora il violoncellista Stefan Heynemeyer e il duo Marco Rizzi, Andrea Lucchesini con un concerto straordinario a settembre, dopo la master di maggio dedicata esclusivamente al repertorio per violino e pianoforte. Un’attenzione speciale è riservata agli interpreti italiani e ai giovani, grazie all’Orchestra Talenti Musicali con due programmi in omaggio a due grandi compositori nell’anniversario rispettivamente della nascita e della morte: Astor Piazzolla con le Estaciones Porteñas e Igor Stravinskij con la Suite da concerto del Pulcinella, dirette dal giovane Marco Alibrando. Concerti sia a Biella, sia a Torino. Ma l’obiettivo di dare spazio agli interpreti italiani si concretizza nella Serie Y (Young) e nei concerti dei giovani studenti dell’Accademia già vincitori di concorsi internazionali come il pianista Federico Gad Crema (iscritto alla classe di Konstantin Bogino), i violinisti Vikram Sedona (iscritto alla classe di Silvia Marcovici), Giulia Rimonda, Elisa Scudeller, Giuseppe Gibboni (iscritti alla classe di Pavel Berman), il Quartetto Caravaggio (iscritto alla classe dell’Atos Trio). È previsto anche il recupero del Progetto Shostakovich, realizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di Padova, con concerti a Padova in giugno e a Biella a inizio settembre. Prosegue inoltre la collaborazione con la Camerata Ducale con concerti a Biella e Vercelli».
«C’è poi una sezione del cartellone che prende il nome di Suoni collaterali. Al suo interno trovano spazio i Caffè musicali, pensati per tutti coloro che vogliono scoprire, magari per la prima volta, i segreti e il piacere della musica classica, e gli Zoom!, i focus con gli autori. È questo il caso della presentazione in concerto del libro di Benedetta Saglietti La quinta sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann Nel regno dell'infinito. In questa sezione si inseriscono anche i concerti di PerosiNrete, attivati prevalentemente sul territorio biellese, in collaborazione con i comuni della provincia di Biella e non solo, che si svolgeranno in luoghi inusuali e all’aperto».
E poi ci sono i progetti speciali…
«L’Accademia oggi è un’impresa culturale che segue moltissimi progetti, dall’editoria, alla discografia, alle produzioni orchestrali. A differenza di qualche anno fa, per riuscire nel suo obiettivo ha diversificato le attività. Alcune di queste sono state dettate da fattori contingenti come il Covid. Tra questi, un progetto di grande rilevanza è quello sviluppato insieme a Fondazione CRT, il nostro partner privato più importante, con la quale da anni portiamo la musica nelle scuole e le scuole a Teatro. Produciamo integralmente un’opera, anzi un’opera show – gestendo l’orchestra, il cast, gli attori, i ballerini, i tecnici, le scenografie, il trucco e parrucco, e così via –, con un libretto scritto appositamente da Mario Acampa, noto conduttore de La Banda dei Fuoriclasse in onda in diretta sui canali Rai, per raccontare ai giovani il mondo dello spettacolo dal vivo. Dedicata agli studenti delle scuole Primarie e Secondarie del Piemonte e della Valle d’Aosta ha coinvolto un totale di 55.000 studenti solo nel triennio 2017/19».
«Con il lockdown, abbiamo trasformato questa iniziativa in una docufiction, raccogliendo un successo quasi inaspettato perché L’Anfora di Clio, questo è il titolo dell’edizione 2019/2020, è stata selezionata per partecipare alla 38a edizione del Torino Film Festival nel programma Fuori Concorso Documentari. Da lì è volata a New York per un altro festival».
«OTM (Orchestra Talenti Musicali della Fondazione CRT) e il Perosiensemble, invece, sono le due orchestre in residenza dell’accademia. La prima ha la connotazione tipica delle orchestre giovanili e di formazione. Figurano coinvolte – come docenti che affiancano i musicisti dell’OTM nella preparazione del repertorio con laboratori, lezioni individuali e seminari – alcune delle personalità più incisive del mondo musicale. Nel 2011 sotto il coordinamento dell’Ambasciata Italiana a Tel Aviv, l’Orchestra Talenti Musicali della Fondazione CRT è stata in Israele, in occasione della visita del Presidente della Repubblica per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Sempre sotto sotto il coordinamento artistico dell’Accademia, si è esibita con il Maestro Riccardo Muti, con il Maestro Riccardo Chailly e con il Maestro Gianandrea Noseda, in occasione del premio internazionale Arca d’Oro dell’Università degli Studi di Torino. Ha suonato e registrato video con artisti del calibro di Pavel Berman (integrale dei Capricci di Paganini nella revisione di Kuprevicius per violino e Orchestra), Igudesman & Joo, Sandro Cappelletto e molti altri».
«Il Perosiensemble, invece, è un piccolo ensemble che si spinge fino ai 24/26 elementi costituito da docenti ed ex studenti dell’accademia. Una formazione da musicisti uniti nell’intento di ricercare la qualità, l’energia e il rinnovamento nel rigore della musica classica fra composizioni di altissimo valore, comprese le pagine meno conosciute ed eseguite».
Si è infine accennato all’attività editoriale e discografica…
«Certamente, le iniziative culturali che si diramano dall’Accademia sono molteplici. Tra queste, negli anni sono state fondamentali, appunto, le pubblicazioni discografiche e quelle editoriali. Tra i dischi più recenti si ricorda quello nato dal progetto “Incertamente Mozart” basato sull’assunto che nella storia dell’arte vi siano innumerevoli esempi di falsi, copie, attribuzioni dubbie e controverse. La musica non fa eccezione. Registrato dal Perosiensemble con Marco Rizzi, il disco è poi stato pubblicato sulla rivista «Amadeus». Al suo interno sono contenuti il Concerto per violino e orchestra Adélaïde in re maggiore K Ahn. 14.05 (già K 294), Il Concerto per violino e orchestra in re maggiore K 271 e la Sinfonia in La maggiore K 201».
«La produzione editoriale rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Fondazione Accademia Perosi. Segno tangibile di un impegno a tutto tondo nella divulgazione artistica e musicale in Italia, la produzione di saggi e spartiti si è arricchita negli anni con i titoli di Sandro Cappelletto – Mozart. La prima biografia, Olivier Messiaen. L’angelo del tempo, Schubert. L’ultimo anno. Da Straniero inizio il cammino. Il volume di Alberto Sinigaglia, invece, Fffortissimo, è stato premiato nel 2020 dalla giuria del Premio Estense di Ferrara, presieduta da Guido Gentili, che l’ha inserito tra i finalisti per l’Aquila d'Oro, la competizione che da oltre 50 anni assegna l’eccellenza del giornalismo italiano».
Per informazioni e approfondimenti in merito all’offerta formativa e alle altre iniziative dell’Accademia Perosi: www.accademiaperosi.org.