L’Accademia di Imola guarda al futuro

Dalla Imola Summer Music Academy and Festival di luglio al nuovo anno accademico | IN COLLABORAZIONE CON ACCADEMIA DI IMOLA

Accademia Internazionale di Imola 2020 2021 masterclass e nuovo anno accademico
Articolo
classica

Nata all’inizio degli anni Ottanta grazie all’intuizione del maestro Franco Scala, l’Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” è una scuola di alta formazione e perfezionamento musicale caratterizzata da un approccio formativo originale. Un dato che ha permesso a questa istituzione di raccogliere in questi decenni numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, spingendo questa realtà verso un rinnovamento culminato con la recente transizione organizzativa e con un forte ampliamento, per qualità e articolazione, dell’offerta formativa.

In questo quadro, tra le prossime iniziative troviamo l’Imola Summer Music Academy and Festival, che si svolgerà per l’intero mese di luglio tra masterclass (iscrizioni aperte fino al 10 giugno) e concerti, il cui cartellone sarà inaugurato il 5 luglio con Boris Belkin impegnato in un concerto per violino di Max Bruch assieme alla Youth Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Marco Boni. Inoltre sono già aperte le iscrizioni al prossimo anno accademico 2021-2022, la cui scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 1 settembre.

Proprio in vista di queste attività abbiamo rivolto qualche domanda ad Angela Maria Gidaro, Sovrintendente e Preside dei Corsi di Laurea della Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”.

Angela Maria Gidaro - sovrintendente accademia di Imola
Angela Maria Gidaro 

Alla luce di questo lungo periodo segnato dal perdurare dell'emergenza pandemica, come ha reagito la vostra realtà? Come si sono svolte le vostre attività nel corso dei mesi passati?

«L’anno accademico 2020-2021 è stato davvero un anno molto intenso e particolare. La trasformazione della nostra Istituzione in una Fondazione con in seno otto Accademie e due corsi specialistici, è avvenuta proprio a cavallo del periodo pandemico. La storia dell’Accademia di Imola è caratterizzata dai lunghi successi della scuola pianistica fondata dal Maestro Franco Scala, che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Dopo circa trent’anni di attività l’Istituzione ha accolto la sfida del cambiamento, proprio traendo spunto dalla qualità e dal metodo dell’Accademia Pianistica, arricchendo la proposta formativa con l’insegnamento di altri sette indirizzi musicali: violino, violoncello, viola e quartetto, flauto, chitarra, musica da camera e composizione. L’esigenza è nata prima di tutto per creare una comunità musicale viva e vivace, capace di generare continue opportunità per i nostri studenti anche attraverso lo studio del repertorio cameristico, assieme ai propri colleghi, con l’effettiva possibilità di fare musica insieme e di esibirsi in concerto».

«La storia dell’Accademia di Imola è caratterizzata dai lunghi successi della scuola pianistica fondata dal Maestro Franco Scala».

«Attorno alla didattica di ciascun indirizzo è stata costruita una Accademia guidata da un Direttore: Franco Scala per il pianoforte, Boris Belkin per il violino, Enrico Bronzi per il violoncello, Antonello Farulli per la viola e quartetto, Andrea Manco per il flauto, Giovanni Puddu per la chitarra, Marco Zuccarini per la Musica da Camera, Marco Di Bari per la composizione. Abbiamo ritenuto questo il giusto metodo per garantire e salvaguardare la cifra della qualità che ci contraddistingue e nei confronti della quale non dobbiamo distrarci. Ogni Accademia infatti, oltre a collaborare trasversalmente all’interno della Fondazione, ha il compito di fornire solide basi per la formazione del musicista anche sotto il profilo del repertorio solistico, avvalendosi di un nucleo qualificatissimo di docenti di prestigio internazionale».

Poi l’emergenza pandemica si è protratta…

«Temevamo che la pandemia potesse in qualche modo rallentare questo processo di sviluppo del nuovo progetto, ma anche grazie a una forte reazione dell’intera comunità di docenti ed allievi, dello staff organizzativo e, in primis, della governance della Fondazione guidata da Corrado Passera che ha garantito solidità e stabilità gestionale, le attività non si sono mai interrotte. Seguendo le indicazioni di chi ci governa e amministra, abbiamo trasferito la didattica in modalità online d’emergenza, laddove servisse con investimenti in infrastrutture tecnologiche, e contemporaneamente abbiamo garantito in presenza le attività consentite. Il numero degli allievi iscritti all’anno accademico 2020.2021 è cresciuto rispetto all’anno precedente».

«I nostri allievi sviluppano un pensiero critico, storico e analitico di grande supporto alla loro attività di ricerca continua nell’interpretazione musicale».

«Un ruolo fondamentale nello sviluppo del nuovo progetto della Fondazione lo ha giocato l’implementazione dei Corsi di Laurea Triennale e Magistrale, declinati negli otto indirizzi musicali, il cui riconoscimento è stato di recente ottenuto con decreto del MIUR. Il primo effetto è stato quello di arricchire la nostra comunità musicale con docenti che si sono occupati di materie culturali e musicologiche quali la Letteratura Italiana, la Letteratura Tedesca, la Storia, la Storia dell’Arte, la Sociologia, l’Estetica e la Storia della Musica. Per fare questo abbiamo coinvolto nel progetto professori in grado di innestare tali discipline, e il loro prezioso apprendimento, all’interno di una Istituzione fortemente orientata alla prassi musicale di eccellenza, in un dialogo costante tra musica pratica, musica teorica e contestualizzazione culturale. Il percorso, appena avviato, si sta dimostrando davvero efficace poiché, grazie all’arricchimento culturale e musicologico, i nostri allievi sviluppano un pensiero critico, storico e analitico di grande supporto alla loro attività di ricerca continua nell’interpretazione musicale, che non deve esaurirsi nel mero affinamento delle capacità tecnico-strumentali, ma che, al contrario, deve poter attingere ad una formazione personale, culturale e spirituale di sempre maggior spessore».

Tra il 1 e il 30 luglio 2021 si terrà la decima edizione dell’Imola Summer Music Academy and Festival. Come si svolge e com'è articolato questo intenso mese di attività?

«Il Festival ha un’articolazione molto ampia e quest’anno durerà per l’intero mese di luglio. Ci saranno masterclass tenute dal nucleo di docenti della Fondazione, per ciascuno degli indirizzi musicali. Alle masterclass potranno partecipare sia gli allievi interni che gli allievi esterni candidandosi attraverso la procedura di iscrizione. Il termine entro cui iscriversi è il 10 giugno. Tutto il regolamento è consultabile sul sito internet della Fondazione www.imolamusicacademies.org. Le quote di frequenza sono state calmierate per questa edizione 2021, per venire incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie in questo difficile anno».

«Le quote di frequenza sono state calmierate per questa edizione 2021, per venire incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie in questo difficile anno».

«Un calendario di concerti accompagnerà l’intero mese di attività didattica. Il cartellone, con il dettaglio dei concerti, uscirà a breve. Posso anticiparle che l’inaugurazione è affidata a Boris Belkin il 5 luglio con il Concerto di Bruch per violino con la Youth Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretti da Marco Boni. Anche il concerto di chiusura vedrà ancora la collaborazione della Youth Orchestra con due concerti di Mozart affidati ai brillanti allievi dell’Accademia Pianistica. Inoltre, il Festival promuoverà diverse occasioni di esibizione per nostri giovani di talento, al fianco di artisti e docenti della Fondazione, ed ancora ospiterà complessi cameristici provenienti da collaborazioni con istituti quali la Civica Abbado di Milano, il Conservatorio di Torino e il Conservatorio di Bolzano. A breve, come accennato, verrà pubblicato il cartellone completo: consiglio di consultarlo poiché si prospettano iniziative molto interessanti».

In particolare, anche in questa edizione del festival vengono confermate le due anime – "Academy and Festival", appunto – di una manifestazione che si connota ancora una volta attraverso un taglio didattico e divulgativo originale. Quanto è importante per voi coltivare questa identità?

«Il nostro Summer Festival è nato nel 2012, dieci anni fa, con l’obiettivo di aprirsi all’esterno. L’Accademia di Imola è stata sempre considerata un “tempio” in cui un gruppo selezionato di docenti e allievi, di particolare talento, si dedica con attenzione, cura e grande qualità allo studio e alla pratica della musica classica. E in effetti è ancora così. Ma, allo stesso tempo, abbiamo sentito l’esigenza di far conoscere questa esperienza ad una platea più ampia di studenti, per generare anche un dialogo e confronto che potesse essere di giovamento a chi desidera fare chiarezza nel proprio percorso di studi musicali. Per questo aspetto il nostro Summer Festival ha una connotazione fortemente accademica, e lo abbiamo stigmatizzato nel titolo stesso della manifestazione. Alle masterclass che si svolgono durante il giorno, abbiamo affiancato un’attività concertistica con protagonisti i nostri docenti, i nostri allievi in carriera e i giovani di talento. La formula, così come strutturata nella doppia anima Academy and Festival, consente anche di offrire al pubblico una serie qualificata di concerti tesa alla valorizzazione del patrimonio musicale e delle giovani generazioni. Un carattere distintivo, insomma, che per questa edizione ha il sapore della rinascita grazie alla ripresa dello spettacolo dal vivo».

Pensando all’attività del prossimo autunno, ci può anticipare qualche informazione relativa al nuovo anno accademico della Fondazione Accademia Internazionale Incontri con il Maestro di Imola, edizione 2021-2022?

«Innanzitutto segnalo che sono aperte le iscrizioni al prossimo anno accademico 2021-2022. La scadenza per la presentazione delle domande è il 1 settembre. Gli esami di ammissioni inizieranno a partire dal 15 settembre e termineranno il 15 ottobre. Mi preme molto segnalare ai giovani musicisti l’offerta formativa relativa alle Lauree in quanto da noi possono intraprendere un percorso di studi in grado di offrire un’ampia formazione musicale e culturale e, al tempo stesso, il conseguimento di un titolo equipollente ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici».

«Sono molte le novità che stiamo organizzando per il prossimo anno accademico: in linea di massima posso citare le masterclass con docenti ospiti nazionali e internazionali, collaborazioni con società di concerti per offrire ai nostri studenti qualificate occasioni di esibirsi in pubblico, promozione delle nuove musiche attraverso il potenziamento delle attività dell’Accademia della Composizione. Inoltre tanta Musica da Camera che gli studenti dei singoli indirizzi possono affrontare con i propri colleghi selezionati e qualificati, collaborazioni con enti di promozione e valorizzazione tra i quali il CIDIM e AIFORART all’interno di AGIS, progetti condivisi con l’Accademia Chigiana di Siena. In questi anni la Fondazione di Imola ha lavorato moltissimo nella direzione di fare rete e mettere a fattor comune esperienze e opportunità condivise con istituzioni di eccellenza nazionale, accogliendo e valorizzando le linee guida europee e nazionali che ci spingono in questa direzione».

«Segnalo, a tal proposito, due preziose collaborazioni di prestigio: quella con l’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze per il Corso di Fortepiano tenuto da Stefano Fiuzzi, e quella con la Youth Orchestra del Teatro Comunale di Bologna per il Corso di Direzione d’Orchestra tenuto da Marco Boni. In particolare, la collaborazione con la Youth Orchestra di Bologna ci consentirà di offrire una specializzazione in Direzione d’Orchestra all’interno del Corso di Laurea in Composizione. L’Accademia della Composizione diretta da Marco Di Bari si dividerà in tre rami: la scrittura d’arte di nuove musiche, la pedagogia e didattica della musica e la direzione d’orchestra, giovandosi del contributo di nuovi docenti, tra i quali Bruno Zanolini che rafforzerà le basi di armonia e contrappunto per tutti gli iscritti al Corso di Composizione e alle Lauree. L’Accademia Pianistica, infine, ha già in programmazione lo studio monografico di due cicli grandiosi: l’opera pianistica di Schumann e i concerti per pianoforte e Orchestra di Mozart».

«L’obiettivo della Fondazione è quello di poter manifestare la propria missione e renderla sempre evidente in ogni attività che propone, sia all’interno che all’esterno. In questo continuo e veloce mutare della società, delle dinamiche e dei micro e macro equilibri, nel fiorire di numerose attività e nuovi modelli per il futuro, Imola deve poter sempre distinguersi nella sua caratteristica specifica che si riassume in queste parole: qualità, talento, ricerca, giovani e futuro».

Per informazioni: www.imolamusicacademies.org

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