Domingo sotto attacco
Il Ministero della Cultura spagnolo lo licenzia e altri teatri lo attaccano per le scuse seguite alle accuse
Chissà se Plácido Domingo conosce il vecchio detto “un buon tacer non fu mai scritto”. Hanno scatenato una vera e propria tempesta le sue parole pronunciate ieri, di scusa nelle intenzioni ma interpretate dai più come ammissione di colpevolezza.
È intervenuto addirittura il Ministero della Cultura del governo spagnolo che in un comunicato diramato dopo le parole di Domingo ha annunciato l’estromissione del cantante dalla produzione della zarzuela Luisa Fernanda al Teatro Nacional de la Zarzuela di Madrid. Così recita il duro comunicato: “Davanti alla gravità dei fatti e dopo le dichiarazioni di Plácido Domingo nell quali si assume piena responsabilità delle proprie azioni, l’Instituto Nacional de las Artes Escénicas y de la Música (INAM), solidale con le donne interessate e in conseguenza delle responsabilità ammesse dall’artista, prende la decisione di cancellare la sua partecipazione nelle recite previste presso il Teatro Nacional de la Zarzuela il prossimo 14 e 15 maggio. Comunque, le recite di Luisa Fernanda nel programma del teatro sono confermate. L’INAM e il Ministero della Cultura e Attività Sportive esprimono il loro fermo sostegno alle donne a al rifiuto di ogni forma di molestia, comportamento abusivo o espressione di dominazione.”
Oltre alla Spagna, ieri si è registrata anche la decisa presa di posizione dell’Opera di Stato di Amburgo, dove è prevista la partecipazione di Domingo alle recite del Simon Boccanegra previste nell’ambito della Settimana dell’Opera italiana nella città anseatica a fine marzo, che attraverso il proprio portavoce dichiara “irritazione” per i nuovi sviluppi del caso Domingo e si riserva di riconsiderare gli impegni presi con il cantante alla luce delle sue dichiarazione. Il portavoce Michael Ballgardt ha annunciato l’intenzione del teatro di scambiare informazioni con altre istituzioni omologhe in Europa e quindi di prendere decisioni in seguito. Anche il sostegno del Festival di Salisburgo, intanto, sembra vacillare. Se era stata decisa la decisamente al fianco di Domingo dopo le prime accuse, tale solidità sembra vacillare: “il Festival di Salisburgo vuole prima di tutto ottenere informazioni complete sullo stato di avanzamento delle indagini in corso negli USA e poi annunciare la sua decisione alla stampa” è la posizione ufficiale.
Per rimediare al pasticcio, il cantante ha diffuso un nuovo comunicato dal Messico, nel quale afferma di dover “correggere l’impressione sbagliata generata dalle sue scuse (“sincere e dal cuore” a suo dire). Rinnovando tali scuse a chiunque si sia sentito ferito o a disagio per i suoi comportamenti, il cantante nega con forza i fatti a lui attribuiti: “Non mi sono mai comportato in maniera aggressiva nei confronti di nessuno, e non ho mai fatto nulla per ostacolare o danneggiare la carriera di qualcuno in alcun modo” chiarisce Domingo, che aggiunge “Al contrario, ho dedicato molto del mio mezzo secolo nel mondo dell’opera per sostenere l’industria e promuovere le carriere di un grande numero di cantanti.” Infine l’annuncio: per non procurare altri disagi ai colleghi Domingo non prenderà parte alle rappresentazioni de La traviata a Madrid né si esibirà nei teatri in cui si riveli difficile mantenere i propri impegni, mentre, circostanze permettendo, conferma tutti gli altri impegni.
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