OK Frank Sinatra, ma Sam Cooke, ragazzi...

Un cofanetto raccoglie le incisioni di Sam Cooke per l'etichetta californiana Keen: un'occasione per ripercorrere la carriera del cantante

Sam Cooke
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Un elegante cofanetto pubblicato dalla ABKCO (The Complete Keen Years: 1957-1960raccoglie i cinque album realizzati da Sam Cooke con l’etichetta californiana Keen, tra il gospel degli inizi e i successivi successi pop con la RCA. Al suo interno anche B-side e rari mix stereo.

Nel 1950 Sam Cook – senza “e”, aggiunta in seguito come tocco di classe –, originario di Clarksdale, Mississippi, ma cresciuto a Chicago, diventa il cantante solista dei Soul Stirrers, uno dei più celebri gruppi vocali di gospel; ha appena 19 anni, e mantiene questo ruolo fino al 1956, quando decide di intraprendere la carriera solistica.

Nessuno si sorprende di questa mossa, anche se alcuni rimangono delusi dalla sua scelta di “servire il diavolo”. Ma è proprio questa l’intuizione di Cooke: far uscire il gospel dalle chiese e portarlo nelle strade. La musica si secolarizza e non si canta più l’amore verso Dio ma quello verso le donne.

Si parte subito col botto: il primo singolo “You Send Me / Summertime” arriva al primo posto sia nella Billboard Pop sia in quella R&B.

All’epoca Cooke registra molti standard ma ha l’audacia di cambiarli per adattarli al suo modo di intendere le canzoni; in queste registrazioni per la Keen possiamo apprezzare il piacere della libertà della sua voce, a cui è finalmente concesso di cantare l’amore e il dolore tra un uomo e una donna. E in più Cooke canta come nessun altro, ma tutti possono canticchiare con lui sulle note delle sue canzoni: serve altro per avere successo anche nel ricco mercato bianco, pur rimanendo credibile in quello afroamericano?

Come Nat King Cole, Sam Cooke è in effetti l’esempio per artisti come Harry Belafonte e Johnny Mathis di un cantante (nonché autore) in grado di conquistare un largo seguito tra il pubblico bianco pur mantenendo la propria identità, e l’amicizia manifestatagli da Malcom X e Muhammad Ali ne sono una testimonianza.

Per me, possessore di tutti i lavori di Cooke, il disco più interessante del cofanetto è Hit Kit, raccolta di singoli pubblicata nel 1959, per la presenza di otto bonus track in versione stereo (l’unico disco stereo pubblicato per la Keen è Tribute to the Lady del 1959).

Dopo la gloria del gospel e prima dell’apogeo con la RCA, gli anni alla Keen sono quelli dell’educazione musicale di Cooke, utili anche per capire dall’interno i meccanismi dell’industria musicale, conoscenza rivelatasi poi utile per creare la propria etichetta SAR.

Anche se non è Natale fatevi un regalo, quest’oggetto è un contenitore di autentiche delizie. Perché Frank Sinatra, Nat King Cole, Bing Crosby, certo, ma Sam Cooke, ragazzi…

Sam Cooke Keen Years

 

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