I vecchi leoni ruggiscono ancora ma per qualcuno la stagione dei concerti 2019 sarà l’ultimo ruggito. Anno di molte belle conferme ma anche di qualche piacevole (ri)scoperta. Il pubblico c’è e continua a cercare emozioni.
Ecco il meglio dei concerti di classica del 2019.
I MIGLIORI DISCHI POP DEL 2019
I MIGLIORI DISCHI JAZZ DEL 2019
I MIGLIORI DISCHI WORLD DEL 2019
LE 10 MIGLIORI OPERE LIRICHE DEL 2019
1. Lucerne Festival: Anton Bruckner, Sinfonia n. 7
Wiener Philharmoniker diretti da Bernard Haitink, 6 settembre 2019
Le ultime note il novantenne Bernard Haitink ha deciso di regalarle a Lucerna sul podio dei Wiener Philharmoniker. Dopo 65 anni di carriera, il direttore olandese dà l’addio al podio con una esemplare esecuzione della Settima Sinfonia di Anton Bruckner. Orgoglio per una grande carriera, struggente nostalgia per un altro grande che si congeda dal pubblico.
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2. Roma, Parco della Musica: Beethoven, Sinfonia n. 9
Orchestra e coro dell’Accademia diretti da Kirill Petrenko, 8 aprile 2019
Se la grandezza di un direttore si vede soprattutto nella sua capacità di trasmettere la propria visione a ogni compagine che si trovi a dirigere, Kirill Petrenko è un grande direttore. L’appena insediato direttore dei mitici Berliner, a Roma dirige Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia nella Nona Sinfonia di Beethoven e il risultato è pari a quello delle migliori bacchette del passato.
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3. Milano, Conservatorio: Maratona Brahms
laFil diretta da Daniele Gatti, 25-27 ottobre 2019
Matrimonio felice fra Daniele Gatti e laFil, ultima nata fra le orchestre nostrane. Compagine liquida nella formazione ma solidissima nei risultati. Due soli appuntamenti nel 2019 ma che lasciano un segno, soprattutto il secondo all’insegna di Brahms, per due giorni fra cameristica e l’integrale sinfonica. Da togliere il fiato.
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4. Ravenna Festival: serata inaugurale
Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” diretta da Riccardo Muti, Maurizio Pollini solista, 5 giugno 2019
Un pezzo di storia dell’interpretazione musicale si incontra per la seratona inaugurale del Ravenna Festival: Maurizio Pollini e Riccardo Muti. Ed è la prima volta. Accoglienza da festa per Pollini in due concerti mozartiani, il K 466 e il K 449, e per l’Orchestra “Cherubini”, da sola in Mendelssohn e Ravel, e soprattutto per il grande padrone di casa.
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5. Venezia, Bologna, Milano: una trilogia mahleriana
Sinfonia n. 2, Orchestra e Coro del Teatro La Fenice diretta da Myung Whun Chung, 9 marzo 2019
Sinfonia n. 6, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Juraj Valčuha, 2 febbraio 2019
Sinfonia n. 4, musicAeterna diretta da Teodor Currentzis, 30 novembre 2019
Gustav Mahler gode ottima salute nelle sale da concerto italiane. Tre gli appuntamenti di particolare rilievo nell’anno che finisce: Myung Whun Chung a Venezia con la Seconda, Juraj Valčuha a Bologna con la Sesta e Teodor Currentzis in tournée a Milano con la Quarta. Tre letture molto distanti del grande austriaco in bilico fra classicità e modernismo.
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6. Roma, Parco della Musica: Liszt
Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, Marta Argerich solista, 31 ottobre 2019
Marta Argerich frequenta Santa Cecilia da 40 anni. Torna con un concerto di Liszt, che scava nella sostanza musicale più che nel pirotecnico virtuosismo. L’agilità non è più quella di un tempo, ma energia e fuoco sono sempre quelle. E l’intesa con Antonio Pappano sul podio è perfetta.
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7. Matera: Georg Friedrich Haas, Sinfonia di una città
21 settembre 2019
Nel suo anno come capitale europea della cultura, Matera non dimentica la musica contemporanea. Il LAMS – Laboratorio arte musica e spettacolo sceglie Georg Friedrich Haas, una delle più interessanti personalità musicali europee, per comporre la Sinfonia di una città. Sei concerti in un’unica serata con giovani musicisti locali per far pulsare di musica tutti gli angoli dell’antica città. «La mia più bella esperienza concertistica» dice Haas, e c’è da credergli.
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8. Milano, Teatro alla Scala: Hector Berlioz, L’enfance du Christ
Orchestra e coro del Teatro alla Scala diretti da John Eliot Gardiner, 20 dicembre 2019
John Eliot Gardiner è solo l’ultimo di una lunga tradizione di direttori britannici devoti a Hector Berlioz. Ma è probabilmente l’interprete ideale per far vivere il teatro immaginario del compositore francese attraverso il puro suono. L’enfance du Christ scelta dal Teatro alla Scala per festeggiare il Natale è un autentico pezzo di teatro in musica.
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9. Roma, Aula Magna della Sapienza, IUC: Madrigali di Carlo Gesualdo
Les Arts Florissants, 15 ottobre 2019
Festeggiare quarant’anni con un’intatta voglia di fare musica. Per questo compleanno importante Les Arts Florissants propone una stagione molto variegata ma con radicatissime radici ben piantate nel repertorio di sempre. Anche Roma partecipa alla festa grazie alla stagione della Istituzione Universitaria dei Concerti che ospita l’omaggio alla sublime arte di Carlo Gesualdo di cinque raffinati madrigalisti guidati da Paul Agnew, delfino designato del padre fondatore William Christie. Non sfugge la coincidenza della data nella quale il principe di Venosa assassinò la moglie fedifraga Maria d’Avalos e l’amante di lei, Fabrizio Carafa, per difendere l’onore della casata.
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10. Palazzetto Bru Zane: I musicisti della Grande Guerra
6-28 aprile 2019
Non c’è mai niente di buono in una guerra. Ma il Palazzetto Bru Zane della guerra, della Grande Guerra, ne parla usando la lingua della musica. Un prezioso festival che ricorda il centenario del Trattato di Versailles, che a quella guerra pose fine, attraverso le musiche composte durante e dopo quell’inutile bagno di sangue. Si ascoltano le voci note di Fauré, Debussy, Roussel, Caplet, Ravel ma anche quelle meno ascoltate di Nadia Boulanger, Guy Ropartz, Mel Bonis ma soprattutto quella di Jean Cras, marinaio di lungo corso ed eccellente compositore.
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