La riscoperta di Alessandro Stradella

Al Festival Stradella programma due opere: Il Trespolo tutore e la recentemente riscoperta Amare e fingere

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Andrea De Carlo
Andrea De Carlo

Il Festival Barocco Alessandro Stradella ritorna dal 31 agosto al 22 settembre a Viterbo e in altre località della Tuscia, tra cui Nepi, città di origine del compositore, che però secondo recenti ricerche sarebbe in realtà nato a Bologna, dove la famiglia si era trasferito per un breve periodo. 

LEGGI: Stradella, il festival e la danza nella lingua 

I vertici del ricco programma saranno due opere di Stradella. Il Trespolo tutore inaugurerà il festival nella splendida cornice del Palazzo Farnese di Caprarola, con l’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo, la regia di Pawel Paszta e una rosa di eccellenti solisti, tra cui Roberta Mameli e Riccardo Novaro. Il 14 settembre, ancora a Caprarola ma questa volta nelle Scuderie Farnese, si avrà la prima esecuzione in Italia in tempi moderni diAmare e fingere, un evento di particolare interesse perché solo recentemente nuovi documenti scoperti da Arnaldo Morelli hanno permesso di attribuire quest’opera a Stradella: la eseguiranno i giovani dello Stradella Y(oung)-Project, mentre la direzione e la regia saranno sempre di De Carlo e Paszta. Al compositore eponimo del festival sono dedicati anche il concerto del 6 in Santa Maria Nuova di Viterbo, intitolato “il sogno di Arianna, il mito al femminile nelle cantate di Stradella” con Roberta Mameli e un gruppo di strumentisti raccolti intorno a De Carlo, e quello del 21 nella Canonica dei Fiori di Ronciglione, intitolato “Racconti dalla città” con altre cantate eseguite da Giuseppina Bridelli, Ensemble Mare Nostrum e De Carlo, un concerto sponsorizzato da Anna Fendi.

Alla musica del periodo barocco e in particolare del Seicento sono dedicati vari altri concerti, che attirano con titoli e programmi appetitosi, quali “Virtuosismi al cembalo: dall’Italia all’Euopa”, “Il suono degli affetti”, “Corelli-mania”, “Labyrinthe d’amour”, “L’inferno abbattuto”. Tra gli interpreti la clavicembalista Giulia Nuti, il flautista Dan Laurin, la gambista Lucile Boulanger, il soprano Emoke Barath e Il pomo d’oro diretto da Francesco Corti.

Talvolta si esce dall’ambito barocco, come nel concerto intitolato “Resurrezione”, quando Daniele Roccato e gli altri quattro contrabbassisti di Ludus Gravis passeranno da Gesualdo a Cage e a Roccato stesso, e nel concerto dedicato a sette Canzoni su sonetti di Michelangelo della compositrice britannica Donna McKevitt, vincitrice lo scorso anno del concorso NEWTRACKS@FBAS 2018 e artista in residence del festival.

Per il programma completo http://www.festivalstradella.org/programma-2019/

 

 

 

 

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